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Un reportage sconvolgente di Biagio Simonetta che racconta la Calabria scaricata

’Ndrangheta: viaggio nelle terre radioattive

Ad Aiello Calabro i rifiuti della Jolly Rosso e il Cesio 137, come a Chernobyl
giovedì 17 settembre 2009
di BIAGIO SIMONETTA
AIELLO CALABRO (COSENZA) - Avvelenare le terre è un business. Ci guadagnano i clan, le grandi industrie del Nord est, le imprese. Un giro di danaro difficile da quantificare. «Non basta una finanziaria per spiegare i soldi che ci sono dietro questi traffici. Un traffico che è più remunerativo anche della droga» ha svelato ad ottobre un ex boss della ’ndrangheta.
Miliardi di euro che puzzano di morte. Nei luoghi sporcati ci si ammala di cancro con frequenze allarmanti, (...)

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> ’Ndrangheta: viaggio ... nel mare radiottivo. CETRARO (Cosenza). NAVE DEI VELENI. Dopo la conferma... l’appello del procuratore: "Non abbiamo risorse, ora tocca al governo"(di Anna Maria De Luca)

domenica 13 settembre 2009

.Dopo la conferma della presenza nel mare di Cetraro dei rifiuti radioattivi .Bruno Giordano lancia l’allarme: "Organici sottostimati, e per il recupero servono fondi"

-  Nave dei veleni, l’appello del procuratore
-  "Non abbiamo risorse, ora tocca al governo"

di ANNA MARIA DE LUCA *

CETRARO - Ora tocca al governo. Dopo il ritrovamento nei fondali del Tirreno, ieri pomeriggio, della nave fantasma descritta dal pentito di ’ndrangheta Francesco Fonti - che lui stesso avrebbe contribuito a far affondare con dentro 120 fusti di sostanze tossiche - ora la Procura e la Regione chiedono aiuto allo Stato. Servono soldi, tanti soldi, e risorse umane per procedere nelle indagini e risalire al contenuto della nave, sepolto sotto cinquecento metri d’acqua. Ma non ci sono né soldi né risorse umane. E la buona volontà del Procuratore Bruno Giordano da sola certo non può bastare per andare a caccia di un traffico di rifiuti tossici forse internazionale. La sua lunga caccia alla nave ieri ha dato i risultati che si attendeva. Ma ora vuole mezzi e uomini per andare avanti.

I conti sono presto fatti: è impossibile lavorare in queste condizioni. Con sei magistrati in organico, la Procura ne dispone attualmente solo di due ed uno dei pm di punta, Eugenio Facciola, sarà trasferito a giorni alla Procura generale di Catanzaro. E al suo posto, a fine mese, arriverà un altro magistrato che non ha mai fatto il pm. "Mai come in questo momento - dice Bruno Giordano - sarebbe necessaria la copertura dell’organico. Se manca la collaborazione esterna siamo perduti". Senza l’aiuto della Regione Calabria, che ha inviato i tecnici dell’Arpacal con il robot capace di fare foto subacquee, la Procura non avrebbe avuto neanche la possibilità di individuare la nave. "Se si tratta veramente di materiale radioattivo, come ha riferito un collaboratore di giustizia, sarà necessario utilizzare attrezzature particolari che certamente noi non abbiamo. Ci vorranno tempo e soldi. Noi andiamo avanti con la politica dei piccoli passi. Staremo a vedere".

Il mercantile è come lo aveva descritto il pentito Francesco Fonti. La nave, secondo il suo racconto, sarebbe colata a picco in sua presenza, con una esplosione a prua. Le immagini riprese ieri dall’agenzia ambientale della Regione lo confermano: ritraggono proprio una prua sventrata e fusti che fuoriescono. Per individuarli ed analizzarli ora la Procura dovrà disporre una serie di accertamenti presso il ministero della Marina.

Sono giorni di timori e di sconcerto e di gente che si chiede chi può aver buttato nel suo mare sostanze nocive e come si può, in un paradiso naturale come la Calabria, compiere uno scempio del genere. L’inchiesta - lo ricordiamo - ricerca proprio le possibili correlazioni tra l’aumento dei tumori sulla costa e la radioattività certificata in alcune zone come nei pressi del fiume Oliva, vicino Serra d’Aiello.

"Adesso si apre uno scenario non facile da gestire. Noi - dice il Procuratore Bruno - partiamo da un dato oggettivo: quella ritrovata è una nave clandestina che ufficialmente non è mai naufragata. L’ipotesi concreta è che sia stata fatta affondare per farla sparire insieme al suo carico. Il resto è affidato alla collaborazione dello Stato. Se questo non avviene il problema sarà di difficile soluzione".

Il vicepresidente di Legambiente, Sebastiano Venneri, ha chiesto oggi di incontrare il Procuratore di Paola per mettere a sua disposizione i dossier raccolti dal ’94 sulle misteriose sparizioni di navi che non hanno mai lanciato il may-day mentre gli equipaggi si sono stranamente volatilizzati. L’elenco di Venneri è davvero preoccupante e comprende una quarantina di navi, dalla motonave Nikos I sparita nel 1985 durante un viaggio iniziato a La Spezia per giungere a Lomè (Togo) - probabilmente affondata a largo tra il Libano e Grecia - alla Mikigan, partita nel 1986 dal porto di Marina di Carrara e affondata nel Tirreno Calabrese con tutto il suo carico sospetto; dalla Rigel, naufragata il 21 settembre del 1987 a 20 miglia da Capo Spartivento (unico caso in cui, grazie alle denunce di Legambiente, è stata ricostruita almeno in parte la verità giudiziaria), alla motonave maltese Anni che nel 1989 affondò a largo di Ravenna in acque internazionali. E poi la famosa motonave Rosso, che nel dicembre del 1990 si è spiaggiata ad Amantea, vicino a Cetraro. Poi, nel 1993 fu la volta della Marco Polo che sparì nel Canale di Sicilia e ancora nel novembre del 1885 affondò a largo di Ustica la nave tedesca Koraline.

Nei prossimi giorni si avranno i primi risultati delle analisi effettuate sui sedimenti recuperati ieri vicino al relitto. "Mi auguro - dice l’assessore all’Ambiente della Regione Calabria, Silvio Greco - che già domani la presidenza del Consiglio di Ministri ci dica come intende muoversi. ".

Intanto il rov, il robot subacqueo, continua a scattare foto negli abissi di Cetraro. Non può entrare nelle stive ma fotografa la nave solo all’esterno. E’alla ricerca del nome del mercantile, che dovrebbe trovarsi sulla fiancata. Una verità sepolta che potrebbe riemergere oggi dagli abissi e che farebbe tremare qualche poltrona.

* la Repubblica, 13 settembre 2009


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