Un’interrogazione a Strasburgo sul caso dei fusti sospetti nel mare di Cetraro "I cittadini devono sapere e servono aiuti anche per la procura che deve indagare"
Nave dei veleni, l’allarme all’Ue
"Il pericolo va oltre la Calabria"
di ANNA MARIA DE LUCA *
CETRARO (Cosenza) - La nave dei veleni entra questa mattina tra i banchi della Commissione europea con un’interrogazione dell’eurodeputato calabrese Mario Pirillo (Pd), membro della Commissione per l’ambiente e la sanità pubblica. L’iniziativa di Pirillo punta a coinvolgere Strasburgo per cercare di trovare aiuti per la Calabria.
"Quel che è successo a Cetraro - dice l’europarlamentare da Strasburgo - è un fatto gravissimo che preoccupa l’intera Calabria e soprattutto il litorale tirrenico. Oggi chiederemo al commissario per l’ambiente, Stavros Dimas, di prendere a cuore la situazione e verificheremo cosa la Commissione europea può fare, nell’ambito delle sue competenze. Di navi come questa potrebbero essercene tante nei fondali europei".
L’interrogazione è stato accolta molto positivamente dall’amministrazione comunale di Cetraro: "Cetraro vive un giustificato allarme sociale - commenta il sindaco, Giuseppe Aieta - ed attende con ansia i risultati delle indagini sui sedimenti recuperati dai tecnici dell’Arpacal vicino alla nave. I cittadini hanno il diritto di sapere". Aieta e la sua giunta si sono messi al lavoro per monitorare passo passo quel che succede: "Ho già costituito una commissione di medici, biologi e tecnici - dice il sindaco - per dare risposta immediata ai cittadini, per seguire costantemente ogni operazione e per capire quali sostanze giacciono in quei fondali. Questa è un’emergenza nazionale e quindi chiedo al governo di assumerla come tale intervenendo subito per accelerare gli esami su quei materiali e per bonificare il nostro mare".
Le questioni attorno alla nave dei veleni sono tante. Intanto, la Procura di Paola per lavorare ha bisogno di uomini e mezzi. Dei sei magistrati in organico, attualmente solo due sono a disposizione, mentre uno dei pm di punta, Eugenio Facciola, sarà trasferito a giorni alla Procura generale di Catanzaro. Il primo vicepresidente della Commissione Giustizia al Parlamento europeo, Luigi Berlinguer, ex membro del Csm e primo firmatario dell’interrogazione Pirillo, chiede oggi al governo di "assicurare mezzi e uomini per mettere la Procura nelle condizioni di lavorare". "Sono convinto - dice da Strasburgo l’europarlamentare - che si tratti di un dramma profondo, di una tragedia. La riposta è anche affidata alla forza del nostro apparato di giustizia. Le difficoltà della Procura di Paola sono degne di massima considerazione: indagini di questa natura richiedono una forte organizzazione e mezzi sofisticati capaci di lavorare sott’acqua a grandi profondità. E’ necessario che il Governo assicuri questi mezzi perché qui, se le previsioni saranno confermate, è in ballo la vita degli uomini, come dimostra il picco di malattie tumorali dal quale è partita l’indagine".
Un appello al governo viene lanciato anche dal sindaco: "Abbiamo bisogno di risposte - dice Giuseppe Aieta - . Il procuratore capo di Paola, Bruno Giordano, e l’assessore regionale all’ambiente hanno riportato alla luce una terribile verità inabissata. Ora bisogna reagire. Non è un problema solo di Cetraro, è un problema nazionale e internazionale. Per questo ho chiesto all’onorevole Pirillo di interessare la Commissione europea".
* la Repubblica, 15 settembre 2009