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Un reportage sconvolgente di Biagio Simonetta che racconta la Calabria scaricata

’Ndrangheta: viaggio nelle terre radioattive

Ad Aiello Calabro i rifiuti della Jolly Rosso e il Cesio 137, come a Chernobyl
giovedì 17 settembre 2009
di BIAGIO SIMONETTA
AIELLO CALABRO (COSENZA) - Avvelenare le terre è un business. Ci guadagnano i clan, le grandi industrie del Nord est, le imprese. Un giro di danaro difficile da quantificare. «Non basta una finanziaria per spiegare i soldi che ci sono dietro questi traffici. Un traffico che è più remunerativo anche della droga» ha svelato ad ottobre un ex boss della ’ndrangheta.
Miliardi di euro che puzzano di morte. Nei luoghi sporcati ci si ammala di cancro con frequenze allarmanti, (...)

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> ’Ndrangheta: viaggio nelle terre radioattive --- "Nessuna nave dei veleni, era una nave passeggeri".

giovedì 29 ottobre 2009

"Nessuna nave dei veleni era una nave passeggeri" *

ROMA - "La nave non è la nave dei veleni, è una nave passeggeri, la Catania, è affondata durante le prima guerra mondiale, nel 1917". Lo ha annunciato il ministro dell’ambiene Stefania Prestigiacomo in una conferenza stampa congiunta con il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso. Fino a 300 metri di profondità e per un raggio di 7 chilometri sono da "escludere tracce di contaminazione radioattiva" ha detto Grasso a proposito dei rilievi fatti sul relitto affondato a largo di Cetraro.

* la Repubblica, 29 ottobre 2009


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