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GIU’ LE MANI DA REPORT

Petizione per sostenere gli avvocati che offrono patrocinio legale gratuito ai giornalisti di Report
martedì 15 settembre 2009 di Matteo Trebeschi
La libertà di stampa, sancita dall’art. 21 della Costituzione italiana, è oggi in pericolo per le continue minacce avanzate dal Presidente del Consiglio.
“Non possiamo più sopportare che la Rai sia l’unica televisione pubblica che con i soldi di tutti attacchi il governo” - dichiarava in agosto Silvio Berlusconi, che non accetta più le legittime critiche della stampa non allineata. Dopo la querela a Repubblica e all’Unità, l’attacco ai magistrati di Palermo e Milano, ci si (...)

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domenica 13 settembre 2009

Corriere della Sera.it

Gentiloni: é cominciata la normalizzazione di Rai Tre Rai, Ballarò slitta per Porta a Porta Vespa su Raiuno farà una diretta per la riconsegna delle case in Abruzzo. Floris: un atto immotivato

Il conduttore di Ballarò Giovanni Floris (Ansa) MILANO- Rammarico e disappunto. Ma anche rabbia.Tutto per un «atto immotivato» almeno agli occhi di Giovanni Floris, il conduttore di Ballarò. Il programma doveva andare in onda, per la prima puntata della stagione, martedì in prima serata. Peccato però che la Rai ha deciso di farlo slittare per dare spazio a uno speciale Porta a porta di Bruno Vespa sulla consegna delle prime villette a terremotati dell’Abruzzo. E il conduttpre del programma di Raiuno interviene dopo le polemiche. E spiega che questo è «un riconoscimento a quanto il pubblico ci ha consentito di fare in favore dei terremotati e a chi - Protezione civile e tecnici e operai della provincia di Trento - ha battuto ogni record d’efficienza per rispettare l’impegno che Guido Bertolaso aveva preso con noi». IL GIORNALISTA- Floris (ascolta l’intervista audio di Domenico Affinito - Rcd) spiega che «Avremmo potuto trattare gli stessi temi dello speciale di Rai uno, non vedo il motivo di sostituirci. Abbiamo un inviato in Abruzzo da due settimane, e la cerimonia del 15 settembre era un avvenimento previsto da tempo, da prima che presentassimo la trasmissione. Si tratta di un avvenimento in agenda; non di un evento, non di un imprevisto, nè di un’emergenza. So che (nel rispetto del suo ruolo) il Direttore Ruffini lo ha fatto notare all’azienda, ma non è stato ascoltato. Naturalmente poi avremmo parlato anche di altro, di attualità politica e di attualità economica». Ed è per questo che «sono dispiaciuto, certo, ed è dire poco. È come aver lavorato per mandare in stampa un giornale e vederne poi un altro in vendita nelle edicole. A tutti quelli che mi telefonano allarmati dico che mi auguro che sia solo un episodio sgradevole e grave, e che mi auguro che andremo in onda prima possibile dicendo tutto quello che abbiamo da dire».

LA REPLICA DI VESPA- Il conduttore di Porta a Porta spiega verranno forniti in una conferenza stampa. E che comunque tramite la trasmissione e «grazie alla generosità dei telespettatori abbiamo raccolto ben quattro milioni di euro per alcune opere da realizzare nell’area del terremoto».Quindi questa prima serata «è anche un riconoscimento»

GARIMBERTI - «La consegna delle prime case ai terremotati era un evento programmato e programmabile. Si poteva fare tutto per tempo ed evitare di mettere la Rai al centro di nuove polemiche politiche». Queste le parole del presidente della tv pubblica Paolo Garimberti, che dice di aver appreso solo nel pomeriggio di domenica, mentre era in viaggio tra Venezia e Milano, la decisione dello spostamento di Ballarò.

LA POLEMICA- Immediate le reazioni del mondo politico e non solo. Secondo Paolo Gentiloni, responsabile comunicazione Pd, «è cominciata la "normalizzazione" di Rai Tre». Non c’è «alcuna giustificazione ed appare come un grave tentativo di trasformare la consegna delle prime case ai terremotati di Onna in una sorta di reality show governativo, col premier come protagonista». Per il commissario Francesco Pancho Pardi, in quota Italia dei Valori: «È necessaria una riunione immediata e speciale della commissione di vigilanza visto il crescente allarme per la libertà di informazione all’interno della Rai». Molto critica anche la Fnsi (Federazione Nazionale della Stampa Italiana). In una nota il presidente Roberto Natale spiega che «il vertice Rai sembra aver smarrito il senso della dignità del servizio pubblico».

13 settembre 2009


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