La Stampa, 2/10/2009 (18:8)
INFORMAZIONE- I GIORNALISTI IN PIAZZA
Manifestazione per la stampa libera
Domani a Roma la sfilata dell’Fnsi
Il cdr de La Stampa: «Difendere il pluralismo è un obbligo civile»
«Sarà una manifestazione serissima, altro che farsa! E Piazza del Popolo darà una risposta anche al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e alla maniera offensiva con la quale ha giudicato questa iniziativa e ha parlato dei giornalisti in termini di troppi farabutti». La Fnsi, il sindacato unitario dei giornalisti italiani, lancia la manifestazione di domani pomeriggio a Roma nei giorni in cui si discute della libertà di stampa in Italia. «Sul sistema dell’informazione tira un’aria pesantissima. Il dovere di informare che il diritto dei cittadini a sapere sarà lo slogan della manifestazione, nel segno dell’art. 21 della Costituzione che non è di parte né tantomeno anti-italiana». Il presidente della Federazione nazionale della Stampa tiene a sottolineare che «l’iniziativa è promossa dal sindacato dei giornalisti ma non ha un taglio corporativo».
Quanto ai partiti, «ci sono sigle che hanno aderito, sostanzialmente dell’opposizione - come il Partito democratico, Rifondazione comunista, Sinistra e Liberta’ - ma abbiamo chiesto a tutti che la manifestazione resti autonoma, anche se non ci appartiene il qualunquismo anti-partiti». Natale ricorda anche che «il tema dell’autonomia dell’informazione non lo scopriamo soltanto oggi e non pensiamo certo che i problemi siano iniziati con il governo Berlusconi: sarebbe una rappresentazione falsa della situazione. Sull’Italia gravano non solo il conflitto di interessi ma anche numerosi conflitti di interesse nell’intreccio delle proprietà nella grande stampa nazionale». Alla manifestazione anche il Comitato di redazione de La Stampa. «Difendere la libertà di informazione e il pluralismo informativo - che sono in Italia valori costituzionali e fondamento stesso della nostra democrazia - è stato sempre, ed è, per La Stampa, un obbligo civile prima ancora che professionale, derivante dalla sua lunga storia che ha le radici nella cultura laica, liberale e democratica di cui fu lucido maestro, proprio sulle nostre pagine, Norberto Bobbio. La libertà - scriveva Bobbio - è una "condizione di non impedimento"» ha dichiarato il comitato in una nota.
«Il Cdr de La Stampa si è sempre impegnato per contribuire a far sì che anche il nostro Paese possa avere un’informazione degna dei Paesi occidentali più evoluti. Ribadiamo che quando sono messe in questione libertà fondamentali - e quella d’informazione è costitutiva dello stesso concetto di libertà - nessun interesse di parte possa o debba impedire di battersi per difenderla, di qualunque orientamento e colore sia il potere che le mette in questione».