PDL
Berlusconi: "Andiamo avanti mai un governicchio di politicanti"
Intervento telefonico con la scuola di formazione poilitica a Gubbio. "La sinistra e gli antiberlusconiani non avranno mai la soddisfazione di vedere il nostro concorso nel precipitare l’Italia in una crisi politica". E attacca gli antiberlusconiani "vecchi e nuovi" *
ROMA - "A questo governo non c’e alternativa. Abbiamo il dovere di andare avanti". Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in collegamento telefonico con la scuola di formazione politica del Pdl, a Gubbio. Il premier dice no "ai governicchi" e definisce una eventuale crisi "un delitto".
"Siamo stabili. Abbiamo i piedi per terra consapevoli delle nostre responsabilità. Il Pdl è il pilastro della nostra democrazia - continua il premier - In questo periodo di crisi italia ha avuto fortuna di avere governo del fare che ha avviato riforme importanti e coraggiose, che ha avviato la strada cambiamento. Vogliamo passare alla storia come il miglior governo che l’Italia abbia avuto".
"Siamo sempre stati lontani dai giochi della politica politicante e da questo teatrino insulso e assurdo - spiega il premier -. Abbiamo lavorato anche ad agosto. La sinistra e gli antiberlusconiani vecchi e nuovi non avranno mai la soddisfazione di vedere il nostro concorso nel precipitare l’Italia in una crisi politica con il paese sospeso tra le elezioni anticipate da una parte e l’ennesimo governicchio tecnico dall’altro". Ed ancora: "’Produrre tutte le chiacchiere e le feste di partito che vogliono, ma non avranno mai la soddisfazione di vedere precipitare l’Italia. Siamo una forza politica che è nata dalla gente e per questo non giocheremo mai al tanto meglio tanto peggio come pur troppo qualcuno sta facendo".
A settembre, ricorda il premier, ci sono 56 miliardi di titoli di stato da collocare. Garantendo l’impegno dell’esecutivo per "mettere i conti pubblici in sicurezza". "L’Italia deve rimanere protagonista della politica mondiale. Abbiamo lavorato tanto per mantenere i conti pubblici in sicurezza, con la manovra abbiamo rassicurato i mercati e adesso non possiamo mettere" a rischio questo processo.
"Non so perchè ma mi viene da dire ’Forza Italia e forza Milan" chiude il presidente del Consiglio.
* la Repubblica, 11 settembre 2010