Inviare un messaggio

In risposta a:
Zoom

Calabria, San Giovanni in Fiore (Cosenza): scuola e sanità uniti nella sorte di sparire

Istituto d’Arte e ospedale sulla via della chiusura
martedì 13 ottobre 2009 di Emiliano Morrone
(San Giovanni in Fiore, Cosenza) - All’Ospedale civile c’è carenza di medici, di alunni all’Istituto d’Arte. Sanità e scuola si chinano, poi s’inginocchieranno, in questa città di emigrazione e inverni.
Dimezzati i posti letto in Medicina, alla d’Arte non s’è formata una prima classe. Questione di numeri in entrambi i casi.
I vertici dell’Asp di Cosenza sanno, come il sindaco, nefrologo ospedaliero, che l’organico di Medicina, il più importante reparto, è ridotto all’osso per movimenti di (...)

In risposta a:

> Calabria, San Giovanni in Fiore (Cosenza): scuola e sanità uniti nella sorte di sparire

sabato 10 ottobre 2009

Cari amici di San Giovanni in Fiore,

leggo sulla mia email che sono stato chiamato in causa in questo articolo della stampa locale a firma di Emiliano Morrone, già pubblicato anche su Il Crotonese.

Vorrei dire anche la mia, sia sulla scuola da convertire in RSA, che sulla mia gestione della sanità nel Comnune di San Giovanni in Fiore. Penso che avete (in primis Nicoletti ed altri politici locali) per quasì due anni sgridati contro la parte sbagliata. Il progetto del Direttore Sanitario, Flavia Pirola, e del sottoscritto, nella veste di Direttore Generale dell’ASL Magna Grecia di Crotone, puntava alla sopravivenza di un punto di riferimento sanitario a San Giovanni in Fiore.

L’ospedale di San Giovanni in Fiore era in forte perdita per l’ASL (i DRG non giustificavano il costo sostenuto), e non poteva continuare come era impostato anche da un punto di vista sanitario. Cito per esempio il punto nascite che era ormai sceso a un livello di parti considerati nella prassi medica "pericoloso". L’organica presente non reggeva la turnistica nei reparti, ma neanche per il pronto soccorso. Perciò avevamo intanto rafforzato l’organico con personale da Crotone in commando e il collegamento con Crotone per la telemedicina per la diagnostica radiologica, in attesa di un ri-ordino complessivo. Il nostro progetto prevedeva l’unificazione dei due ospedali per creare una maggiore efficienza e fattibilità di sopravvivenza. Vorrei anche ricordare che la direzione strategica di quei tempi non si è mai "dimenticata" di San Giovanni in Fiore: la dott.ssa Pirola andava quasì tutte le settimane a San Giovanni In Fiore, e in alcuni momenti cruciali ero prensente anche io. Non per ultimo vorrei ricordare che abbiamo definito con l’Assessore Doris Lo Moro l’uso di 3 milioni di Euro per la messa in sicurezza e riordino dell’Ospedale di San Giovanni in Fiore utilizzando i fondi ex-articolo 20 non spesi sull’ASL Magna Grecia di Crotone!

Oltre all’ospedale stavamo rafforzando il distretto socio-sanitario di base con centro a San Giovanni in Fiore. Abbiamo concluso una gara per prendere un’intero stabile in vicinanza dell’ospedale per creare un maggiore integrazione tra attività territoriali e l’ospedale, oltre alla comodità per i cittadini per le pratiche amministrative.

Per quanto riguarda la RSA stavamo lavorando al progetto dell’ASL, fermo da decenni, di completare la RSA prevista su San Giovanni in Fiore. Siccome il sito individuato originariamente non era idoneo, stavamo elaborando anche uno studio di fattibilità per l’utilizzo della scuola costruita da parte della Provincia di Cosenza. Il vero problema, oltre a definire il valore dello stabile, era di garantire la copertura dei costi di gestione, non previsti nel finanziamento dell’edilizia sanitaria (ex-articlo 20).

Nessuno poteva immaginare il colpo del Consigliere Regionale Nicola Adamo ed alcuni "amici": il progetto impostato per una riqualificazione dei servizi socio-sanitari nel Comune di San Giovanni in Fiore e di tutto il distretto associato doveva morire buttando via entusiasmo degli operatori, tanto lavoro progettuale e anche i soldi già spesi e disponibili! A me non rimaneva altro che prendere atto della volontà politica e di cedere, come previsto nella Legge Regionale n° 9/2007, l’ospedale di San Giovanni in Fiore e il Comune alla neo-Azienda Sanitario Provinciale di Cosenza. Tutti gli sforzi della Dott.ssa Pirola e da parte mia venivano dirottati per il passaggio del personale e del patrimonio entro la data prevista - un’opera quasì impossibile che siamo riusciti a completare entro i termini previsti (con l’assenza totale del commissario Peppino Biamonte in verità responsabile degli atti).

Non ci siamo fermati a lanciare l’Azienda Sanitario Provinciale Magna Grecia di Crotone con la redazione di un piano strategico triennale per la nuova ASP di Crotone compreso un piano di rientro triennale (molto prima che la Regione Calabria prendesse atto della necessità di rientrare in una logica di equilibrio economico e finanziario dei bilanci delle ASL e della Sanità regionale). Forse senza la legge regionale e il passaggio all’ASP di Cosenza San Giovanni in Fiore si troverebbe oggi in una condizione migliore. Nessuno lo può sapere, ma chi volesse leggere il piano strategico dell’ASP di Crotone (non per nostra volontà senza San Giovanni in Fiore), può visitare il sito http://www.schael.it. Per quanto riguarda la mia esperienza in Calabria suggerisco di seguire il servizio di Roberto Galullo e Massimo Esposti de Il Sole 24 Ore (link indicato sotto).

Saluto con affetto e ricordi anche piacevoli tutti i cittadini di San Giovani in Fiore

Thomas Schael ex-Direttore Generale ASL Magna Grecia Crotone


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: