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JOSE’ SARAMAGO: PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA 1998.

PAROLA DI JOSE’ SARAMAGO: FAREI AVANZARE LA GIUSTIZIA, E LA LIBERTA’, E CANCELLEREI LA CARITA’, BERLUSCONI E’ UN BUBBONE E LA SINISTRA NON HA IDEE. Un’intervista di Oreste Pivetta - a cura di Federico La Sala

«Ho scritto anche e ne sono convinto che Marx non aveva mai avuto tanta ragione come oggi».
sabato 19 giugno 2010 di Federico La Sala
[...]Abbia pazienza: ci siamo tutti arresi al mercato e alla sue regole...
«Ho scritto anche e ne sono convinto che Marx non aveva mai avuto tanta ragione come oggi».
Mi ha colpito un capitoletto del suo blog, dove cita alcune parole cardine e cioè bontà, giustizia, carità. Per un comunista come lei e come noi non dovrebbe contare in primo luogo l’eguaglianza?
«Le ho pure collocate in ordine di importanza quelle parole: prima la bontà che dovrebbe implicare la (...)

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> PAROLA DI JOSE’ SARAMAGO ---- COME scrittore, credo di non essermi mai separato dalla mia coscienza di cittadino. Ritengo che dove va uno, dovrà andare l’altro (di J. Saramago - Un inedito).

sabato 19 giugno 2010


-  SARAMAGO

-  "Io autore impegnato
-  perché mi sento un cittadino"

Un inedito del Nobel scomparso a 87 anni. "Non ho usato una sola frase in contrasto con le mie convinzioni politiche ma non ho mai posto la letteratura al servizio della mia ideologia"

di JOSE’ SARAMAGO *

COME scrittore, credo di non essermi mai separato dalla mia coscienza di cittadino. Ritengo che dove va uno, dovrà andare l’altro. Non ricordo di aver scritto una sola parola che fosse in contraddizione con le mie convinzioni politiche. Ma questo non significa che abbia mai posto la letteratura al servizio diretto della mia ideologia. Voglio dire, piuttosto, che nella scrittura cerco, in ogni parola, di esprimere la totalità dell’uomo che sono.

Ripeto: non separo la condizione di scrittore da quella di cittadino, ma non confondo la condizione di scrittore con quella di militante politico. È ovvio che le persone mi conoscano più come scrittore, ma c’è anche chi, indipendentemente dal minore o maggiore valore che attribuisce alle opere che scrivo, pensa che quello che dico come cittadino comune gli interessi e importi. Nonostante sia lo scrittore, e solo lui, colui che porta sulle spalle la responsabilità di essere questa voce. Lo scrittore, se è uomo del suo tempo, se non è rimasto ancorato al passato, deve conoscere i problemi del tempo che gli è capitato di vivere. E quali sono i problemi oggi? Che non siamo in un mondo accettabile, esattamente il contrario, viviamo in un mondo che va di male in peggio e che a livello umano non serve.

Attenzione, però: che non si confonda quello che rivendico con una qualsiasi espressione moralizzante, con una letteratura che viene a dire alle persone come dovrebbero comportarsi. Sto parlando d’altro, della necessità di contenuti etici senza nessuna traccia di demagogia. E, condizione fondamentale, che non ci si separi mai dall’esigenza di un punto di vista critico.

-  © José Saramago & Editorial Caminho, S. A., Lisboa - 2010-05-21 by arrangement
-  with literarische Agentur Mertin Inh. Nicole Witt e K., Frankfurt am Main, Germany .
-  Per gentile concessione di Giangiacomo Feltrinelli Editore.

* la Repubblica, 19 giugno 2010


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