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CALZEDONIA, IL PRIMATO DELL’ITALIA NEL MONDO. AVANTI TUTTA: "FORZA ITALIA", "VIVA IL "POPOLO DELLA LIBERTA’"!!!

"SORELLE D’ITALIA"?! MA E’ ELEMENTARE: E’ "PUBBLICITA’ PROGRESSO". L’INNO DI MAMELI PER CALZE E COLLANT: UN OMAGGIO AL "NUOVO" CORSO DELLA "REPUBBLICA" DELL’AZIENDA "ITALIA"!!! Un urlo da Savona - a cura di Federico La Sala

martedì 13 ottobre 2009
[...] La colonna sonora dello spot. Si chiama "Sorelle d’Italia" la colonna sonora del nuovo spot 2009 del noto marchio di abbigliamento intimo. Una citazione neanche troppo implicita, che declina al femminile il testo dell’inno nazionale [...]
«Art & Savonnerie». A SAVONA, LO SCENOGRAFO CRAXIANO, FILIPPO PANSECA, CELEBRA I FASTI DELL’EGO-TRIP DI BERLUSCONI E LA MISERIA DELL’EGO-STRIP DELL’ITALICO "POPOLO DELLA LIBERTA’".
IL PRIMATO DELL’ITALIA NEL MONDO: LA PRIMA REPUBBLICA A LUCI ROSSE (...)

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>"PUBBLICITA’ PROGRESSO". L’INNO DI MAMELI --- Impararlo a scuola è obbligatorio. Senato dà ok: 17 marzo giornata Unità d’Italia

giovedì 8 novembre 2012

-  Inno, è obbligatorio impararlo a scuola
-  Senato dà ok: 17 marzo giornata Unità d’Italia

      • Con 208 voti a favore, 14 contrari e 2 astenuti, l’Aula ha dato il via libera alla legge che istituisce la nuova festività e prevede l’insegnamento del testo di Mameli. Forti proteste della Lega *

ROMA - D’ora in poi sarà più difficile notare sportivi che rimangono in silenzio o persone che inseriscono parole a caso mentre suona l’inno di Mameli: impararlo a scuola è obbligatorio. Il Senato, infatti, tra le accese proteste della Lega, ha dato il via libera definitivo al ddl che prevede l’insegnamento dell’inno tra i banchi. La norma, che è passata con 208 voti a favore, 14 contrari e 2 astenuti, istituisce inoltre il 17 marzo giornata nazionale dell’Unità d’Italia, della Costituzione, dell’inno nazionale e della bandiera.

In base al testo approvato oggi, a partire dal prossimo anno scolastico, nelle scuole di ogni ordine e grado saranno organizzati "percorsi didattici, iniziative e incontri celebrativi finalizzati ad informare e a suscitare riflessione sugli eventi e sul significato del risorgimento nonché sulle vicende che hanno condotto all’unità nazionale, alla scelta dell’inno di Mameli, alla bandiera nazionale e all’approvazione della Costituzione, anche alla luce dell’evoluzione della storia europea".

Lo scopo che si prefigge la legge con l’istituzione di questa nuova festività (che non avrà comunque effetti civili, non sarà insomma un giorno di vacanza o di ferie) è quello di "ricordare e promuovere" nella giornata del 17 marzo, data della proclamazione nel 1861 a Torino dell’unità d’Italia, "i valori di cittadinanza, fondamento di una positiva convivenza civile, nonché di riaffermare e consolidare l’identità nazionale attraverso il ricordo e la memoria civica".

Le reazioni. Accese le proteste della Lega prima dell’approvazione del testo. Alcuni senatori hanno lasciato l’Aula prima del voto. "Senatori del Parlamento italiano, magari ex ministri, non possono affermare di non sentirsi italiani. È vergognoso", ha detto il senatore Udc Achille Serra intervenendo in Aula. Attribuisce ’grande valore storico’ alla decisione presa dal Senato il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri: "Da oggi - ha detto - il 17 marzo diventa il giorno di tutti gli italiani che, attraverso una memoria finalmente condivisa, avranno la possibilità di riaffermare i valori dell’identità nazionale". Per il coordinatore nazionale del Pdl, Ignazio La Russa, l’inno è parte integrante della nostra storia: "È importante che proprio a scuola, culla dell’insegnamento e della cultura, i giovani possano imparare non solo il testo, ma ciò che esso rappresenta per tutti gli italiani". "Con questo ddl - ha detto il senatore del Pd Antonio Rusconi - alle scuole è affidato un compito importante: recuperare e rinnovare le radici di una Nazione, dei sacrifici compiuti e di quelli che si è ancora disposti a compiere insieme’’.

* la Repubblica, 08 novembre 2012


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