«GUAI A CONTRAPPORRE L’IDEA FEDERALISTA ALL’ESIGENZA DI UNITÀ»
Napolitano: «Svolgo il mio mandato in condizioni difficili»
Il presidente della Repubblica: L’Italia ha bisogno di tutto fuorché di essere divisa da pregiudizi e contrapposizioni
«Non abbiamo bisogno di contrapposizioni» *
MILANO.- «Ringrazio tutti voi e in particolare quel mare di bambini che mi ha accolto in modo gioioso e che dà anche a me la fiducia necessaria per svolgere il mio mandato in condizioni difficili giorno per giorno» così ha parlato il presidente della Repubblica in visita a Biella «L’Italia di tutto ha bisogno fuorchè di essere divisa da pregiudizi e da contrapposizioni che non ci portano da nessuna parte». E ha rilanciato:«Occorrono spirito di sacrificio e slancio innovativo per ricollocare l’Italia in un mondo che è così cambiato».
RIDURRE IL DEBITO PUBBLICO - La sfida di uscire dalla crisi si può affrontare solo nel quadro dell’Europa unita, in cui «l’Italia deve rimanere» con il ruolo e «l’impegno dei paesi fondatori dell’Europa, accettandone i vincoli di disciplina per poi poter fare appello alla solidarietà». «Dobbiamo avere una finanza pubblica risanata - ha aggiunto Napolitano - e liberarci del fardello del debito e nello stesso tempo dobbiamo creare i presupposti della crescita e dell’occupazione». E facendo riferimento all’industria del tessile, bastione dell’economia biellese ha poi aggiunto: «Spero che mi possiate arruolare con una tessera speciale tra i tessitori dell’Unità dell’Italia».
AUTONOMIA, FEDERALISMO, UNITÀ - In un discorso pubblico ad Aosta, il presidente è poi tornato, come ha già fatto più volte nei giorni scorsi, sul tema del federalismo e sull’unità del Paese. «Guai a contrapporre una parte del Paese ad un’altra - ha detto -. Guai a contrapporre un’idea di autonomia e anche di ispirazione federalista all’esigenza di unità italiana nel quadro più ampio dell’unità europea». Per Napolitano la strada del federalismo va percorsa, ed è un dovere costituzionale farlo, ma con «grande serietà» ed evitando i proclami. «Non ci sono dubbi sul dovere costituzionale di attuazione del titolo V della Costituzione» sul federalismo, ha spiegato il capo dello Stato. Ma «il pezzo di strada che ancora manca deve essere fatto con grande serietà, ponderazione e non con proclamazioni».
Redazione Online
* Corriere della Sera, 06 ottobre 2011 18:34