Il magistrato della sentenza Cir-Fininvest seguito dalle telecamere mentre passeggia
Ironie sui vestiti. Il sindacato delle toghe: "Vergogna". Fnsi: "E minacciano ritorsioni sul canone Rai"
Scoppia il caso Mesiano
Anm: "Esterrefatti e indignati"
ROMA - Scoppia il caso Mesiano. Dopo il servizio mandato in onda su Canale 5 sulla vita privata del giudice della sentenza Fininvest-Cir, il presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana Roberto Natale accusa Mattino 5 di "pestaggio mediatico". Far seguire il magistrato dalle telecamere mentre si fa radere dal barbiere o fuma una sigaretta seduto su una panchina di un giardinio pubblico è, per il segretario dell’Associazione nazionale dei magistrati "una vergona, un’intollerabile intromissione nella privacy di una persona".
E’ bufera dopo la trasmissione di ieri. Giuseppe Cascini, segretario di Anm, grida allo scandalo: "Sono esterrefatto e indignato. E’ una vergogna. Dove arriveremo? Definire stranezze il fatto che una persona fuma o sottolineare il colore dei suoi calzini. Distruggere così l’identità di una persona è inqualificabile", continua il segretario di Anm. "Questa campagna mediatica deve finire. Tutte le persone di responsabilità abbiano un sussulto di dignità".
Il presidente della Fnsi è altrettanto duro nei confronti dei giornalisti di Canale 5, e si domanda, "visto che il Presidente del Consiglio continua a deprecare l’uso criminoso della tv, ancora una volta tirando in ballo a sproposito Annozero, come considera l’uso della tv che è stato fatto ieri mattina dalla più importante rete Mediaset?"
Roberto Natale spiega: "Mattino 5 ha mandato in onda un servizio su Raimondo Mesiano che rassomiglia molto ad un pestaggio mediatico. Ci sembra un tema ben più rilevante che non le minacce di ritorsione sul canone Rai al solito segnate dal suo clamoroso conflitto di interessi".
* la Repubblica, 16 ottobre 2009