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GIORNATA INTERNAZIONALE DI MOBILITAZIONE STUDENTESCA. Contro la privatizzazione e il "caro-prezzo", lo slogan è "Education is not for sale".

SCUOLA E UNIVERSITA’: CORTEI IN EUROPA E IN ITALIA, E ASSEMBLEA A BRUXELLES. Una giornata internazionale di mobilitazione - a cura di Federico La Sala

L’Udu: "Riforma Gelmini è dequalificante". Occupato il rettorato a Bari.
martedì 17 novembre 2009 di Federico La Sala
[...] Per gli studenti universitari, il disegno di legge del ministro Mariastella Gelmini, già approvato dal Consiglio dei ministri e ora all’esame delle commissioni parlamentari, punterebbe ad obbligare gli atenei a consegnarsi nelle mani di privati: "E’ un disegno compiuto e ragionato ad arte - dice Giorgio Paterna, coordinatore nazionale dell’Unione degli universitari - perché anche i nuclei di valutazione, che dovrebbero fare verifiche qualitative, verranno affidati a mani esterne, (...)

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> SCUOLA E UNIVERSITA’: CORTEI IN EUROPA E IN ITALIA, E ASSEMBLEA A BRUXELLES. --- L’Onda ritorna. Oggi studenti in piazza (di Laura Matteucci)

martedì 17 novembre 2009

L’Onda ritorna. Oggi studenti in piazza

di Laura Matteucci *

Da Roma a Napoli, da Milano a Bari a Torino a Genova, sarà gran parte dei maggiori atenei italiani a scendere in piazza. La mobilitazione degli studenti medi si annuncia anche più capillare, con oltre 50 cortei in giro per l’Italia. Studenti di scuola e università lanciano il primo sciopero generale studentesco, organizzato per oggi in occasione della giornata internazionale per i diritti degli studenti, l’International students day.

È «Riprendiamoci il futuro» lo slogan lanciato dall’Unione degli studenti e da Link-Coordinamento universitario, sottotitolo «Hanno rapito il nostro futuro, e noi blocchiamo le città». Migliaia di studenti in tutto il mondo si mobiliteranno perché sia garantito a tutti il diritto all’istruzione, perché resti un bene pubblico e non venga privatizzato come sta avvenendo nei paesi in via di sviluppo. A Bruxelles si svolgerà un’assemblea internazionale a cui parteciperà anche una delegazione italiana.

In Italia la mobilitazione vedrà il blocco di scuole, università, e centri di ricerca in molte città, per protestare contro la riforma Gelmini e la situazione del settore. Per la prima volta anche gli studenti dell’accademia nazionale di Danza insieme alle accademie di Belle arti e ai Conservatori scenderanno in piazza. E venerdì 20 si terrà l’assemblea nazionale per rilanciare il movimento.

La Flc-Cgil, intanto, lancia lo sciopero nazionale di tutto il comparto della conoscenza - scuola, università, conservatori, accademie ed enti di ricerca - per l’11 dicembre. Non è escluso che incrocino le braccia anche i dipendenti del pubblico impiego. Motivo della protesta, innanzitutto contratti e assunzioni. Per la scuola le richieste riguardano il rientro dei tagli di organico previsti dalla legge 133, il rinvio della riforma del secondo ciclo e la soluzione definitiva del problema del precariato con un piano organico di assunzioni. Altre richieste riguardano tutto il pubblico impiego: stanziamenti adeguati per il rinnovo dei contratti e ritiro delle norme del cosiddetto «decreto Brunetta» che mettono in discussione l’attuale modello contrattuale.

Anche il Coordinamento dei precari della scuola ha intenzione di indire una mobilitazione del settore per lo stesso giorno, con sciopero e manifestazione a Roma. «Chiediamo - dicono - che in Finanziaria sia previsto il ritiro dei tagli alla scuola introdotti con la legge 133 e rivendichiamo la difesa di un sistema di istruzione pubblico, aperto a tutti e di qualità».

* l’Unità, 16 novembre 2009


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