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UNA NAZIONE DI BURATTINI E MARIONETTE. EVANGELO, COSTITUZIONE, E UNA GERARCHIA VATICANA SENZA GRAZIA ("CHARIS") E AMORE ("CHARITAS") TUTTA ATTENTA A SERVIRE IL "DIO DEGLI AFFARI" (Benedetto XVI, "Deus caritas est", 2006).

PINOCCHIO E NOI, ITALIANI ED ITALIANE: IL CROCIFISSO E UN PEZZO DI LEGNO. INDIETRO NON SI TORNA. Una nota su una discussione già fatta (2003) - di Federico La Sala

"C’era una volta. - Un re! - diranno subito i miei piccoli lettori. - No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno" (Collodi)!!!
mercoledì 2 novembre 2011
[...] Cosa rappresenta oggi per noi, italiani e italiane, il crocifisso? Niente, niente più: il cattolicesimo (e lo dicono pure tutti i sondaggi e le statistiche, al di là delle apparenze e degli opportunismi) ormai è solo una categoria sociologica che non esprime più L’ANIMA della "buona-notizia" e del "lieto-evento", ma dice solo dell’appartenenza ad una parziale visione politico-culturale di una determinata parte della società italiana. Non dice più né delle radici, né di nostro padre e (...)

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> PINOCCHIO E NOI, ITALIANI ED ITALIANE --- Favole e politica. Pinocchio, Cappuccetto rosso e la Guerra fredda (di Stefano Pivato)

mercoledì 11 novembre 2015

scheda editoriale *

STEFANO PIVATO

Favole e politica

Pinocchio, Cappuccetto rosso e la Guerra fredda

«Qui si narra l’avventura

dell’eroe d’ogni bambino

che una vecchia dittatura

trasformò in un burattino.

A quei tempi era ridicolo,

ma purtroppo esiste ancora

per Pinocchio oggi il pericolo

di tornare come allora.

Nella storia che vedrete

c’è la strada più sicura

per salvarlo dalla rete

d’una nuova dittatura»

Nell’età delle masse la politica deve parlare a tutti e adottare un linguaggio semplice e persuasivo; il parlare figurato, per metafore e apologhi, è strumento principe della propaganda. Così non stupisce che la politica ami, alla lettera, raccontar favole. Non tanto (o non solo) nel senso di dire panzane, ma in quello di ricorrere a strutture narrative proprie della tradizione favolistica, mescolando al dato reale elementi di satira, leggende, miracolistica, zoologia, fisiognomica, profezie. Ecco allora Pinocchio diventare campione fascista ma anche comunista, il lupo di Cappuccetto rosso impersonare Togliatti, e Truman e Stalin vestire i panni dell’Orco mangiafuoco...Il grottesco mondo della propaganda politica riportato alla luce in un divertente e istruttivo campionario di favole che la politica, soprattutto negli anni della Guerra fredda, ha propinato agli italiani. «Qui si narra l’avventura dell’eroe d’ogni bambino che una vecchia dittatura trasformò in un burattino. A quei tempi era ridicolo, ma purtroppo esiste ancora per Pinocchio oggi il pericolo di tornare come allora. Nella storia che vedrete c’è la strada più sicura per salvarlo dalla rete d’una nuova dittatura»

Stefano Pivato insegna Storia contemporanea all’Università degli Studi Carlo Bo di Urbino. Con il Mulino ha pubblicato: «Il nome e la storia. Onomastica e religioni politiche nell’Italia contemporanea» (1999); «La storia leggera. L’uso pubblico della storia nella canzone italiana» (2002); «Il Touring Club Italiano» (2006); «Il secolo del rumore. Il paesaggio sonoro nel Novecento» (2011); «I comunisti mangiano i bambini. Storia di una leggenda» (2013).

*

Fonte: IL MULINO.


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