Strano destino quello della lingua latina: mentre nella seconda metà del ‘900 è stato considerato il segno della borghesia conservatrice, ora è diventato di segno opposto... Questo dimostra che da sempre è viva!! Mi astengo dal dare valutazioni politiche, perchè attribuisco tanto valore al latino, da non volerlo asservire a nessun tipo di ideologia partitica.
Il latino è. Basta.
Conosco diversi siti con notizie in latino, fra cui i più famosi: Nuntii latini ed Ephemeris. Trattano vari argomenti di attualità o di interesse comune, suscitando in molti curiosità ed in alcuni perplessità circa l’uso di un latino forzatamente piegato alla modernità. Il sermo cotidianus può non piacere, però può essere un modo per motivare i ragazzi verso una lingua ancora in uso e può essere una strategia per far apprendere il lessico. Certamente non aiuta ad entrare nella cultura latina: solo gli autori di Roma ci restituiscono parole-concetto ancora vibranti di senso e di ideali.
Non aggiungo altri commenti, perchè non abbiamo informazioni precise circa la collocazione temporale dei fatti ed il latore della notizia: quando è stato dato questo testo da tradurre? Ad ottobre o in questi giorni? Chi ha fatto recapitare la notizia al giornalista? L’articolo su Berlusconi era uno dei tanti fra cui scegliere o l’unico in grado di suscitare attenzione? In mancanza di questi dati ogni valutazione risulta parziale ed incoerente.