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NO BERLUSCONI DAY: VADO a ROMA perchè ho un disperato bisogno di non sentirmi più parte di una minoranza di illusi, ma della speranza di un Paese che vuole cambiare e ritrovare la propria dignità.

SABATO 5 DICEMBRE LA RIVOLUZIONE VIOLA - di Silvia Mantovani

NO BERLUSCONI DAY: VADO a ROMA perchè non ne posso più di sentire frasi come”tanto non cambia niente”; di scontrarmi continuamente con l’ indifferenza, la rassegnazione e la capacità di metabolizzare il peggio del peggio...
venerdì 4 dicembre 2009 di Francesco Saverio Alessio
Io voglio molto di più, e quello che voglio appartiene alla sfera dei miei diritti di cittadina che crede nei principi fondamentali che rendono una società sana: rispetto, onestà, trasparenza, assunzione di responsabilità, equità, giustizia.
Andrò a Roma Sabato 5 dicembre, da Ferrara partiranno tre pullman e per questa piccola e sonnolenta città è un grande risultato di partecipazione.
Indosserò qualcosa di viola come richiesto dall’organizzazione e parteciperò al No-B Day non soltanto per (...)

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> L’Onda Viola torna a Roma. Tutti in piazza del Popolo oggi dalle 14,30. Con l’adesione di tutti i partiti dell’opposizione dal Pd all’Idv, alle sinistre (di Natalia Lombardo).

sabato 27 febbraio 2010


-  Un video di Roberto Saviano aprirà la manifestazione in piazza del Popolo
-  Sul palco la «conduzione» affidata a Francesca Fornario. Ultima adesione: i radicali

-  Legalità e lotta al precariato
-  L’Onda viola torna a Roma

-  Tutti in piazza del Popolo oggi dalle 14,30 per dire «Basta, la legge è uguale per tutti».
-  Seconda manifestazione del Popolo Viola, con l’adesione di tutti i partiti dell’opposizione,
-  dal Pd all’Idv, alle sinistre. L’Udc no.

-  di Natalia Lombardo (l’Unità, 27.02.2010)

«Siamo ottimisti, felici e... stanchi»: i promotori della manifestazione del Popolo Viola sono indaffaratissimi nel mettere a punto gli ultimi ritocchi all’organizzazione, confidano in un ritorno del sole romano. A dare il via all’evento sarà il video di Roberto Saviano, oggi dalle 14,30 in piazza del Popolo. Lo slogan è «Basta! La legge è uguale per tutti», mentre la maggioranza, al contrario, vara la legge sul legittimo impedimento, il processo breve e le leggi ad personam. La sentenza di prescrizione del reato per l’avvocato Mills non può che aggiungere indignazione.

Previsioni sui numeri non ne fa, il Popolo Viola. Per le spese conta di andare oltre i 30mila euro raccolti on line; Anna C. di Roma ha vinto il premio generosità dando mille euro: una colazione con Vergassola. I promotori mettono le mani avanti: «Sarà una grande manifestazione, ma diversa dal NoB Day», quando il 5 dicembre le strade di Roma e piazza San Giovanni furono tinte di viola. Crescono le adesioni dei partiti d’opposizione, presenti in massa a parte l’Udc e i rutelliani. Ieri si sono aggiunti i radicali con Emma Bonino, candidata nel Lazio.

Sul grande palco dalle tre alle sei una lunga carrellata di interventi, musica, conduzione graffiante di Francesca Fornario. Sul palco nessun politico, video di Giorgio Bocca e Marco Travaglio. Molte le voci dal mondo del lavoro dimezzato e precario, degli invisibili che per farsi vedere sono saliti sui tetti: da Michela Mannozzi dell’Ispra ai lavoratori di Termini Imerese: alternati con interventi di intellettuali e giornalisti, i migranti di «Permesso di soggiorno», in vista della protesta del 1 marzo quando mostreranno la loro importanza per assenza. Chiude gli interventi Alberto Asor Rosa, poi «tutti insieme» il saluto finale. Il tutto sarà in diretta su RaiNews24.

I PARTITI CI SARANNO

Il Pd convintamente. Pierluigi Bersani non sarà in piazza perché celebrerà a Massa Lombarda Davide Visani (dirigente PciPds): «Un appuntamento preso da tempo dove non voglio mancare», spiega il segretario Pd che assicura: «ci saranno i nostri militanti e i dirigenti». Rosy Bindi in testa. Ignazio Marino aderisce con la sua «area» nel Pd, da Rosa Calipari a Paola Concia. Dal pulmino acchiappa deputati davanti a Montecitorio per assegnare la «patente viola» a chi non ha votato il legittimo impedimento, hanno faticato un po’ a convincere Massimo D’Alema: «L’abbiamo costretto», raccontano divertiti, con la minaccia di sanzioni per chi aiuta il centrodestra; «Ah, ho capito, se faccio qualcosa di male mi togliete i punti», ha detto stando al gioco. E ha lasciato pure una dedica: «Cerchiamo di risalire la china una strada difficile per questo povero paese». Piero Fassino e Walter Veltroni, invece, hanno promesso un «ripasso dopo». Orgogliosi, i Viola hanno consegnato la «patente» a Fabio Granata, finiano doc (al NoB day sfilarono cartelli con «Meno male che Gianfranco c’è»). Una mosca bianca nel Pdl, che Lehner dileggia come «coniglietto mentre Fini affonda».

Con il Popolo Viola in piazza c’è tutta la sinistra, dalla Cgil di Epifani ai partigiani dell’Anpi; Nichi Vendola dalla Puglia ha mandato un messaggio: Sinistra e Libertà ci sarà, bisogna «ribellarsi» perché «ritorna con forza la questione morale».❖


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