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PER HAITI, MOBILITAZIONE MONDIALE. Appello Usa: "Fondamentale il coordinamento internazionale, attenzione a evitare ingorghi".

SOS SOS HAITI: UN’APOCALISSE. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha promesso aiuti immediati per salvare le vite dei sopravvissuti: "Il mondo si mobiliti".

Carel Pedre (...) "Sto girando nelle strade della capitale - ha raccontato quindici ore dopo il sisma - I cadaveri sono ancora lì per terra. Le autorità non hanno diramato nessun annuncio. Né io ho visto agenti o militari impegnati nei soccorsi. Qui c’è la distruzione totale, ora mi sposterò in periferia, voglio vedere come stanno le cose lì".
martedì 19 gennaio 2010 di Federico La Sala
[...] "Subito dopo il terremoto onde gigantesche si sono abbattute su spiagge e strade: il mare si portava via i morti tra le macerie", ha raccontato Cristina Iampieri, un avvocato italiano che lavora all’Onu nella capitale haitiana. Uno dei tanti brasiliani presenti nel paese (il paese di Lula guida la missione di pace Onu), l’antropologo Omar Thomaz, ha descritto scene orribili: "per le strade della città corrono persone bruciate, seminude: alcuni cantano, sentiamo dei canti religiosi (...)

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> SOS SOS HAITI: UN’APOCALISSE. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha promesso aiuti immediati --- Terremoto di magnitudo 7.2 a Haiti, almeno 724 i morti Continua a peggiorare il bilancio delle vittime (Ansa)

domenica 15 agosto 2021

Terremoto di magnitudo 7.2 a Haiti, almeno 724 i morti

Continua a peggiorare il bilancio delle vittime

di Redazione ANSA *

ROMA. Continua a peggiorare il bilancio delle vittime in seguito al terremoto ad Haiti. La protezione civile ora riferisce di 724 morti.

Il bilancio provvisorio del terremoto di magnitudo 7.2 che ha colpito ieri Haiti è stato aggiornato a 724 morti e oltre 2.800 feriti registrati, secondo i servizi di protezione civile del Paese. Nel conto delle vittime "500 nel sud, 100 a Grand’Anse, 122 a Nippes e 2 nel nord-ovest", si legge in un comunicato.

Sul posto si ha notizia di moltissime case crollate, anche chiese e altri edifici storici. Ma secondo l’Usgs, l’istituto geosismico statunitense, la situazione è da "allerta rossa" e potrebbe comportare la morte di migliaia di persone.

Le squadre di soccorso sono al lavoro nella speranza di trovare dei sopravvissuti ad Haiti. Molti edifici sono crollati intrappolando centianaia di persone. I residenti si sono mobilitati per aiutare nei soccorsi. "I primi interventi, effettuati da soccorritori professionisti ma anche dalla popolazione, hanno permesso di estrarre molte persone dalle macerie", hanno sottolineato i servizi di protezione civile.

Il Centro nazionale degli uragani (Nhc) di Miami ha avvertito che la tempesta tropicale Grace, con un movimento erratico e di difficile previsione, ha raggiunto oggi le Isole Leeward e sta avanzando verso Puerto Rico, la Repubblica dominicana e Haiti. Fra stasera e domani, aggiunge il bollettino del Nhc, "potrebbe toccare prima le province orientali della Repubblica dominicana, e poi quelle occidentali della stessa Repubblica e alcune di Haiti" colpite ieri da un violento terremoto di magnitudo 7,2. Il fenomeno, si dice infine, sarà accompagnato da "forti venti e piogge battenti che potrebbero causare straripamento di fiumi e inondazioni".

Dopo il drammatico sisma che ieri ha colpito il Paese, "Caritas Haiti ha già mobilitato le proprie squadre raggiungendo le aree maggiormente interessate dal sisma". Lo rende noto Caritas Internationalis. "L’intera rete di Caritas Haiti, specialmente il team di emergenza, sta partecipando alle operazioni di coordinamento e di aiuto nei tre dipartimenti colpiti", informa padre Jean-Hervé François, direttore di Caritas Haiti. Molte anche le chiese danneggiate dal sisma. A Les Cayes, la residenza del cardinale Chibly Langlois, vescovo della diocesi e presidente della Conferenza episcopale di Haiti, è stata danneggiata e il porporato è rimasto ferito. Un sacerdote che alloggiava nel vescovado è rimasto ucciso sotto le macerie. "Raggiungere le zone colpite è difficile - continua padre Hervé - L’area di Martissant, che è un accesso obbligatorio per raggiungere il sud del Paese è chiuso per motivi di sicurezza". I bisogni della popolazione sono tanti. "Vi è assoluta necessità di cibo, acqua, tende, kit igienici e di primo soccorso", aggiunge padre François. "Assistiamo con compassione e tristezza all’ennesimo disastro naturale che colpisce l’impoverita nazione di Haiti, dopo il tragico terremoto di 11 anni fa e i numerosi cicloni e sismi che da allora si sono succeduti", afferma Aloysius John, segretario generale di Caritas Internationalis. La confederazione ha immediatamente attivato una campagna di raccolta fondi a sostegno dell’opera di Caritas Haiti. "Oggi, una manifestazione di solidarietà globale è più che mai necessaria per portare il sostegno necessario alle vittime di questa crisi", aggiunge John sottolineando come Caritas si trovi a dover rispondere a questa nuova emergenza in un contesto fortemente influenzato dal Covid-19.

* ANSA 15 agosto 2021


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