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"DE PRINCIPATIBUS". COME SPEZZARE LE RENI A UN POPOLO ADDORMENTATO, STRACCIARE LA COSTITUZIONE, E ...

RIFARE UNO STATO?! BASTA UN NOTAIO, UN FUNZIONIARIO DEL MINISTERO DELL’INTERNO E LA REGISTRAZIONE DI UN SIMBOLO DI PARTITO CON IL NOME DEL POPOLO!!! A futura memoria, note e appunti sul caso - a cura di Federico La Sala

PER LE EUROPEE, 93 SIMBOLI DI PARTITI. Per tutelare il ’copyright’ ed evitare atti di pirateria, anche il contrassegno di "Forza Italia" (già registrato nel ’94). ANCORA?!! Il sonno della ragione a quanto pare è proprio lungo
mercoledì 12 febbraio 2014
Materiali per ricordare.
Ogni articolo rimanda a molteplici approfondimenti.
Buona esplorazione *
"PUBBLICITA’ PROGRESSO": L’ITALIA E LA FORZA DI UN MARCHIO REGISTRATO!!!
L’ITALIA (1994-2011), TRE PRESIDENTI DELLA REPUBBLICA, E I FURBASTRI CHE SANNO (COSA SIGNIFICA) GRIDARE "FORZA ITALIA".
SILVIO BERLUSCONI (Wikipedia): Nel gennaio del 1994 ha fondato il movimento politico Forza Italia. Nel 2009 il partito è confluito nel Popolo della Libertà.
Da uomo politico siede alla Camera dei (...)

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> RIFARE UNO STATO?! BASTA UN NOTAIO, UN FUNZIONIARIO DEL MINISTERO DELL’INTERNO .... Il potere sottosopra (di Gustavo Zagrebelsky)

martedì 5 aprile 2011

Il potere sottosopra

Nei 150 anni dell’unità d’Italia, Torino si conferma centro del pensiero politico: dal 13 al 17 aprile, affronterà con "Tutti. Molti. Pochi", il problema delle oligarchie. Ovvero, quando il normale sistema democratico si capovolge a favore di un’élite

di Gustavo Zagrebelsky (la Repubblica, 05.04.2011)

Biennale Democrazia è un luogo di discussione civile per la formazione di un’opinione pubblica consapevole. È un laboratorio pubblico permanente, articolato in una serie di momenti preparatori e di tappe intermedie (laboratori per le scuole, iniziative destinate ai giovani, seminari di discussione) che culminano, ogni due anni, in cinque giorni di appuntamenti pubblici: lezioni, dibattiti, letture, forum internazionali e momenti diversi di coinvolgimento attivo della cittadinanza.

In questa seconda edizione di Biennale Democrazia, intitolata Tutti. Molti. Pochi, l’attenzione si ferma in modo particolare sulle derive oligarchiche che minacciano le democrazie contemporanee, nella sfera economica, in quella culturale e in quella politica. La presenza di élite o classi dirigenti capaci di assumere su di sé responsabilità pubbliche e onori corrispondenti è, entro certi limiti, un fenomeno fisiologico delle democrazie. Patologica è invece la concentrazione oligarchica del potere in circoli sempre più ristretti, sempre più potenti, sempre più impermeabili alle domande e al controllo dei cittadini.

Una discussione pubblica su questi temi ha un significato particolare in una fase storica nella quale l’interruzione dei canali di dialogo tra i cittadini e i decisori pubblici determina nel nord Africa la reazione delle popolazioni e si accompagna, anche nel ricco Occidente, a povertà e diseguaglianze crescenti, a insicurezza sociale, a una generalizzata incapacità di dare forma al futuro.

In cinque giorni di lezioni e dibattiti con la partecipazione attiva dei cittadini, Biennale Democrazia sottopone ad analisi i grandi fenomeni contemporanei che danno corpo al "potere dei pochi" a danno dei molti: l’economia finanziarizzata, che sembra aver scaricato sulla società il peso della propria incapacità di regolarsi autonomamente, la contrazione delle garanzie nel mondo del lavoro, il rapporto strumentale dell’uomo con l’ambiente, l’autoreferenzialità crescente nel ceto politico.

Nelle lezioni e nei numerosi momenti di discussione con i cittadini non si guarda però a questi fenomeni come a problemi insolubili, ma come a sfide aperte per le democrazie contemporanee che, qui e ora, chiedono nuove risposte, e a volte le trovano. Nell’impegno sociale per uno sviluppo sostenibile, per un diverso rapporto tra i sessi e tra le generazioni o, ancora, nei movimenti di reazione all’ingiustizia sociale diffusi sulla Rete e, più in generale, in quell’assunzione di responsabilità da parte dei giovani e dei cittadini che Biennale Democrazia si è data il compito di promuovere.


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