LA CIBERNETICA DELLA CIBERNETICA, L’ANTROPOLOGIA E LA #FILOLOGIA: UNA #QUESTIONE DI #GOVERNO E DI #TEOLOGIA-#POLITICA, E DI #DIVINACOMMEDIA.
#SAPERE AUDE! (ORAZIO - KANT): UNA HAMLETICA "QUESTION". SE SI PARLA DI CIBERNETICA - il κυβερνήτης [kybernetes] era il timoniere, colui che sa guidare le navi (o, come dirà di sé Christine De Pizan, colei «capace di condurre le navi», forse, non si parla dell’arte (#techne) del #governare (dal gr. #κυβερνάω «reggere il timone»), del guidare una nave, sia in senso fisico, sia in senso metaforico - #metafisico (e politico, in generale)?
CRITICA DELLA #RAGIONE "PURA" (PLATONICO-PAOLINA). ESSENDO, TUTTI E TUTTE, IMBARCATI ED IMBARCATE nella stessa #Nave, il #PianetaTerra (come già aveva capito e diceva il filosofo e matematico Blaise #Pascal), forse, non è meglio andare più a fondo nello scandagliare le profondità del mare (anche della lingua), per non naufragare (sia personalmente, come #individuo, sia umanamente, come #specie), e uscire dall’orizzonte del #geocentrismo (come dall’#androcentrismo -"patriarcato", così dal "ginecentrismo" - dal "matriarcato"), e, dare il via a una seconda "rivoluzione copernicana"? Se non ora, quando?
LA COSMOTEANDRIA E LA QUESTIONE COSMOLOGICA (COSMO), TEOLOGICA (DIO), E ANTROPOLOGICA (UOMO). BLAISE PASCAL, PER PENSARE "TROPPO" SUL COME FARE AFFARI («DEUS "CARITAS" EST») CON LA «SCOMMESSA», SI LASCIO’ MOLTO AFFASCINARE DALLA CALCOLATRICE «PASCALINA», E, INFINE, NON RIUSCI’ NE’ A CONOSCERE BENE SE’ STESSO E NEMMENO A CAPIRE (COME COMPRESE EINSTEIN, CON DANTE) CHE LA "DEA" «#CHARITE’» (LA "CHARITAS"), L’AMORE "CHE MOVE IL SOLE E LE ALTRE STELLE", "NON GIOCA A DADI".
STORIA E LETTERATURA: LA "SCOMMESSA" DI DON RODRIGO (A. MANZONI, "I PROMESSI SPOSI" [1628], III) E LA "FEDE" DI PASCAL (1623 - 1662):
"[...] Come non so di dove vengo, così non so dove vado; so soltanto che, essendo che uscendo da questo mondo, cadrò per sempre o nel nulla o in potere di un Dio sdegnato, senza però conoscere quale di queste due condizioni mi toccherà in sorte per l’eternità [...]". Paradossalmente, alla "soluzione" fideistica di Pascal, come di ogni altra soluzione simile (cattolica o no), può ben dirsi quanto poco oltre, egli stesso scrive: "Chi vorrebbe avere come amico uno che discorresse in siffatto modo? Chi lo sceglierebbe tra tanti per metterlo a parte delle cose sue? Chi ricorrerebbe a lui nelle afflizioni? E insomma, a qual uso della vita si potrebbe destinarlo?" (B. Pascal, "Pensieri", n. 180, Mondadori 1976).