SANTA SEDE
"Giusto accogliere diversità umane"
Il Papa in difesa dell’immigrazione
Salutando i pellegrini alla celebrazione a Castel Gandolfo, Benedetto XVI ha ricordato, in francese, come appartenga al messaggio cristiano l’accoglienza verso genti di tutte le nazioni. La scelta della lingua fa pensare a un riferimento indiretto alle espulsioni dei rom decise dal governo Sarkozy
CASTEL GANDOLFO (ROMA) - Un Angelus con un messaggio molto chiaro: è sbagliato emarginare i più deboli, è doveroso accogliere chi ha bisogno di una mano. Perché "Dio abbassa i superbi e i potenti di questo mondo e innalza gli umili".
Benedetto XVI ha commentato l’odierna festa liturgica della Regalità di Maria schierandosi a favore dell’immigrazione, in chiaro riferimento alle polemiche degli ultimi giorni.
Salutando i pellegrini di lingua francese presenti alla celebrazione a Castel Gandolfo, il Papa ha ricordato come appartenga al messaggio cristiano l’accoglienza verso le genti di tutte le nazioni e di tutte le culture, e quindi verso "le legittime diversità umane".
La scelta di pronunciare in francese l’invito al momento dei saluti ha fatto pensare che Benedetto XVI potesse indirettamente riferirsi alle espulsioni dei rom, decise in questi giorni dalle autorità francesi.
"I testi liturgici di oggi - ha scandito il Pontefice in francese - ci ripetono che tutti gli uomini sono chiamati alla salvezza". "Contengono quindi - ha aggiunto Benedetto XVI - un invito a saper accogliere le legittime diversità umane, seguendo Gesù venuto a riunire gli uomini di tutte le nazioni e di tutte le lingue. Cari genitori possiate educare i vostri figli alla fraternità universale".
Il papa ha poi invocato l’intercessione mariana affinché prevalga "la pace", specialmente "dove più infierisce l’assurda logica della violenza" e ha auspicato che "tutti gli uomini si persuadano che in questo mondo dobbiamo aiutarci gli uni gli altri come fratelli per costruire la civiltà dell’amore".
* la Repubblicca, 22 agosto 2010