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San Giovanni in Fiore

Anche la cultura e la musica in particolare, nella nostra cittadina, deve avere una certa appartenenza o quantomeno simpatia politica per poter emergere

Opinione di Enzo Gigliotti
lunedì 5 aprile 2010 di Vincenzo Tiano
Sono ormai lontani i tempi, quando la Banda cittadina Paidea prima e Nuova Paidea dopo, supportata da idonei finanziamenti dei vari Enti pubblici, allietava per le strade gli uditi dei più raffinati.
Altri tempi, altre storie.
Oggi per ascoltare una Banda Musicale per le strade del nostro centro accompagnare solenni Riti Religiosi, bisogna subire per una città di 20.000 abitanti circa la mortificazione di rivolgersi verso i piccoli comuni del nostro circondario, Caccuri, Cerenzia e Rocca (...)

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> Anche la cultura e la musica in particolare, nella nostra cittadina, deve avere una certa appartenenza o quantomeno simpatia politica per poter emergere

lunedì 19 aprile 2010
Mi fa piacere sapere che c’è qualcuno che ha a cuore i propri interessi...ops volevo dire gli interessi degli altri, o no, gli interessi di tutta una città....caro filantropo, dopo aver cercato di decifrare le sue esternazioni, visto il modo barbaro con cui tratta la grammatica italiana, mi permetto di entrare subito nel vivo: Lei dice di aver visto un assegno da 5000000 di lire indirizzato alla banda Paideia che a quanto afferma era sorretta dagli EEPP, manco fosse la banda dell’Arma, e che i genitori dei ragazzi in tutti quegli anni non hanno visto mai un soldo. Innanzi tutto sappia della responsabilità, civile e penale, di quanto afferma; della differenza tra banda, paideia, e nuova paideia...sia più chiaro in merito; della natura giuridica di una ass.ne che, a termini di cod. civ. non può avere lo scopo di lucro, a Lei tanto caro; che gli assegni venivano emessi come corrispettivo di una prestazione effettuata, e semmai ci fosse stato "aiuto" questo veniva usato per l’acquisto di divise e strumenti, come quelli che Lei dice "che nessuno vuole suonare",( sappia che nessuno viene obbligato a suonare uno strumento contro la sua volontà, mai!). Dipinge un quadro dove troviamo una banda che prima "allietava per le strade gli uditi dei più raffinati", evidentemente per merito dello Spirito Santo, visto che non si fa menzione alcuna,(perchè?) del M° Clara SILLETTA, che ha creato una cultura musicale prima inesistente, tra mille sacrifici, supportata solo dai genitori (e neanche tutti) che ancora oggi la rimpiangono e la ringraziano al tempo stesso manifestandole tutto il loro affetto per quanto fatto...che è partita con un gruppo di ragazzini ed ha saputo infondere loro la passione per la musica, mentre poi afferma che "nella sua attività non ha mai brillato" bè, delle due l’una. A tal proposito la invito ad informarsi, vista la sua ignoranza in materia, sui successi avuti dalla banda, sui riconoscimenti, sulle congratulazioni, piovute da ogni parte della bella terra di Calabria, superando colossi musicali rinomati guidati da altisonanti nomi, financo in abruzzo, dove ha stretto un gemellaggio a tutt’oggi saldo e duraturo, con il complesso bandistico Città di San Salvo.Parla quindi di una umiliazione che siete costretti a subire perchè chiamate altre bande che, secondo Lei non sono all’altezza di suonare per le strade della vostra città...evidentemente eravate abituati molto bene!!! Dice poi di aver contattato il M° Pignataro, il quale avrebbe dato la sua disponibilità totale...non mi risulta affatto!! Dice di aver chiesto all’Amm.ne Com.le l’affidamento dei pochi orfanelli rimasti...ma scusi Lei si rende conto di quello che scrive? Mi spiega che ruolo e che potere ha il Comune su questa ass.ne e sui suoi elementi? Sono essi forse dipendenti comunali o peggio ancora incapaci? Le assicuro che i "carbonari" come li chiama Lei sono vivi e vegeti, non hanno bisogno di ricostituenti, e non devono ricostituire nessuna ass.ne, perchè non è mai stata sciolta, o Lei ha visto anche questo? I ragazzi non hanno fatto nessun giuramento, nè adottato alcun motto,semmai La conoscono molto bene, e più Lei si erge a paladino dei poveri disperati, più non avrà risposta alcuna, anche perchè sono stati educati, musicalmente e non, ed hanno un rinnovato (mai sopito) entusiasmo, grazie anche ad una giovane e valente ragazza, di San Giovanni, che si sta facendo carico di tutto, senza l’aiuto di alcuna Amm.ne. A proposito, quelle che Lei chiama Amm.ni amiche avevano talmente a cuore la banda da non fornirle neanche un garage per fare le prove o per tenere gli strumenti, se non lo sa l’ass.ne pagava l’affitto, di tasca propria, di un appartamento per poter svolgere la propria attività, alto che chiacchiere. Lasci lavorare in pace i ragazzi, e non si meravigli se non rispondono ai suoi appelli....evidentemente sono a tavola, davanti ad un bel piatto di carbonara. Marco GABRIELE

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