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"FORZA ITALIA" (1994-2010): IL POPULISMO DELLA LIBERTA’ TRIONFERA’?! Pdl, è rottura tra Fini e Berlusconi. Durissimo confronto durante la direzione nazionale....

"CHE FAI MI CACCI?": FINI NON SI FA INTIMIDIRE E VA AVANTI. IL CENTRALISMO CARISMATICO DEL CAVALIERE E’ FINITO. Il racconto dell’incontro di Matteo Tonelli - a cura di Federico La Sala

Viene da chiedersi che accadrà adesso. Che fine avrà questa storia. Ammesso e non concesso che lo scontro di oggi non l’abbia già scritta.
giovedì 22 aprile 2010 di Federico La Sala
[...] Dopo un’ora Fini conclude. Pochi gli applausi e frettolosa le stretta di mano con Berlusconi. Il premier scatta verso il microfono. Doveva parlare stasera ma la rabbia è troppa. E quello che dice dal palco ne è la chiara espressione: "Dici cose senza grande rilevanza politica e oggi hai cambiato totalmente posizione. Martedì mi hai detto di essere pentito di aver collaborato a fondare il Pdl e che volevi fare un gruppo parlamentare diverso". Boato della platea. Fini è rosso in volto. (...)

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> "CHE FAI MI CACCI?": FINI NON SI FA INTIMIDIRE E VA AVANTI. ---- Bersani, appello alle forze di opposizione. "Da Fini temi veri, irrisolvibili nel partito e nella maggioranza in cui si trova il presidente della Camera".

sabato 24 aprile 2010


-  Bersani, appello alle forze di opposizione
-  "Servono unità e nuova responsabilità"

Dal leader democratico allarme per gli "esiti imprevidibili della crisi che si è aperta nel centrodestra". "Da Fini temi veri, irrisolvibili nel partito e nella maggioranza in cui si trova il presidente della Camera"

ROMA - Bersani vede "esiti imprevedibili". I cui rischi "non sono da sottovalutare". Perché le tensioni all’interno della maggioranza possono spingere l’asse Berlusconi-Bossi ad "accelerazioni". Per questo, il leader Pd fa un appello forte alle opposizioni: "Serve unità e responsbailità"

"Le tensioni nella maggioranza in futuro sono certe - dice Bersani all’Ansa -, gli esiti imprevedibili. Le forze di opposizione non possono sottovalutare i rischi che Berlusconi per un verso e la Lega per l’altro possono dare per accelerare una situazione che non riescono ad affrontare. Per le forze di opposizione serve una responsabilità nuova".

Evidente il riferimento a possibili prove di forza in Parlamento, ma non solo. Nelle parole del leader democratico c’è anche, implicitamente, l’eventualità di elezioni anticipate. Non è un caso che parli di "opposizioni", senza escludere per esempio i centristi di Casini, tra l’altro i primi a parlare di un "fronte costituzionale" in caso di forzature del premier in direzione del voto anticipato.

"Serve un impegno più forte - continua Bersani - a discutere e concertare l’azione parlamentare e un lavoro per stringere i contenuti dell’alternativa. Siamo di fronte ad una situazione estremamente confusa. Il paese, pieno di problemi, assiste attonito a lacerazioni molto profonde nella maggioranza che in un colpo solo ha distrutto tutta la retorica berlusconiana dei cieli azzurri e dei mondi felici".

Il presidente della Camera, Gianfranco Fini "con i suoi ha sostenuto e votato tutte le decisioni di questo e degli altri governi del centrodestra ma ora propone con nettezza un’altra piattaforma: nella politica economica, nei rischi di deriva plebiscitaria, nel tema dell’unità del paese". Temi, ribadisce il segretario Pd, "assolutamente veri e assolutamente irrisolvibili nel Pdl e nella maggioranza dove Fini si trova".

* la Repubblica, 24 aprile 2010


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