Bersani, appello alle forze di opposizione
"Servono unità e nuova responsabilità"
Dal leader democratico allarme per gli "esiti imprevidibili della crisi che si è aperta nel centrodestra". "Da Fini temi veri, irrisolvibili nel partito e nella maggioranza in cui si trova il presidente della Camera"
ROMA - Bersani vede "esiti imprevedibili". I cui rischi "non sono da sottovalutare". Perché le tensioni all’interno della maggioranza possono spingere l’asse Berlusconi-Bossi ad "accelerazioni". Per questo, il leader Pd fa un appello forte alle opposizioni: "Serve unità e responsbailità"
"Le tensioni nella maggioranza in futuro sono certe - dice Bersani all’Ansa -, gli esiti imprevedibili. Le forze di opposizione non possono sottovalutare i rischi che Berlusconi per un verso e la Lega per l’altro possono dare per accelerare una situazione che non riescono ad affrontare. Per le forze di opposizione serve una responsabilità nuova".
Evidente il riferimento a possibili prove di forza in Parlamento, ma non solo. Nelle parole del leader democratico c’è anche, implicitamente, l’eventualità di elezioni anticipate. Non è un caso che parli di "opposizioni", senza escludere per esempio i centristi di Casini, tra l’altro i primi a parlare di un "fronte costituzionale" in caso di forzature del premier in direzione del voto anticipato.
"Serve un impegno più forte - continua Bersani - a discutere e concertare l’azione parlamentare e un lavoro per stringere i contenuti dell’alternativa. Siamo di fronte ad una situazione estremamente confusa. Il paese, pieno di problemi, assiste attonito a lacerazioni molto profonde nella maggioranza che in un colpo solo ha distrutto tutta la retorica berlusconiana dei cieli azzurri e dei mondi felici".
Il presidente della Camera, Gianfranco Fini "con i suoi ha sostenuto e votato tutte le decisioni di questo e degli altri governi del centrodestra ma ora propone con nettezza un’altra piattaforma: nella politica economica, nei rischi di deriva plebiscitaria, nel tema dell’unità del paese". Temi, ribadisce il segretario Pd, "assolutamente veri e assolutamente irrisolvibili nel Pdl e nella maggioranza dove Fini si trova".
* la Repubblica, 24 aprile 2010