Pilato chiese: “Sei tu il re dei Giudei?” Quindi nella mente del governatore romano il tema era già stato stabilito. Era il tema che doveva essere trattato quel giorno, poiché quando Pilato aveva chiesto ai giudei quale accusa muovevano a Gesù, essi avevano detto: “Abbiamo trovato quest’uomo a sovvertire la nostra nazione, proibendo di pagare le tasse a Cesare e dicendo che egli stesso è Cristo re”. Appropriatamente, dunque, Pilato chiese a Gesù: “Sei tu il re dei Giudei?”
Se foste stati al posto di Gesù e vi avessero fatto la stessa domanda, come avreste risposto? Avreste raccontato tutte le cose che avevate o che non avevate fatto per ricevere una condanna più lieve, ed evitare forse la pena di morte? Questa sarebbe la normale reazione della maggioranza, ma Gesù non reagì così.
Gesù non rispose direttamente alla domanda di Pilato......!
Su quel drammatico palcoscenico la scena era stata preparata e la ragione per cui Gesù veniva processato non poteva passare inosservata a nessuno. Notate il susseguirsi degli avvenimenti. Gesù rispose, dicendo: “Tu stesso dici che io sono re. Per questo sono nato, e per questo son venuto nel mondo, per rendere testimonianza alla verità.
Chi è dalla parte della verità ascolta la mia voce”.
A questo punto Pilato disse ai capi religiosi e alla turba giudaica:
“Non trovo nessun delitto in quest’uomo”.
La folla, però, si fece insistente e.......!