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GIORNATA MONDIALE CONTRO L’OMOFOBIA - VI EDIZIONE

RELIGIONI E OMOFOBIA. Intervista a Louis Georges Tin, a cura di Josyane Savigneau ("Le Monde") - a cura di Federico La Sala

La Francia è stata il primo paese al mondo a togliere la transessualità dalla lista delle malattie
sabato 15 maggio 2010 di Federico La Sala
[...] Quest’anno chiediamo ai credenti, e in particolare ai responsabili religiosi, non di
approvare l’omosessualità, ma, cosa ben diversa, di disapprovare l’omofobia. In particolare quando
si tratta di violenze commesse in nome di un Dio, quale che sia. Non intendiamo entrare sul terreno
della teologia, che non è il nostro; chiediamo ai teologi di venire sul terreno dei diritti umani, che ci
riguardano tutti.
Ad esempio, in Francia, organizziamo un convegno all’Assemblée Nationale (ndr. (...)

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> VI Giornata contro l’omofobia, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nell’incontro al Quirinale: “E’ una causa generale, una questione di principio, di fondamento costituzionale”.

lunedì 17 maggio 2010

Giornata contro l’omofobia: “E’ una causa generale, una questione di principio, di fondamento costituzionale”

"Questa non è soltanto la causa delle Associazioni degli omosessuali, così come la causa dei diritti delle donne non è solo la causa delle associazioni delle donne. E’ una causa comune, è una causa generale, è una questione di principio, è una questione di fondamento costituzionale". Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nell’incontro al Quirinale per la VI Giornata internazionale contro l’omofobia.

"Ho molto apprezzato quello che il Ministro ci ha detto circa i progressi che si stanno realizzando anche nel delicatissimo campo della lotta contro l’omofobia. E’ indubbio che si debba avere un adeguamento delle normative per superare discriminazioni, per sanzionare violenze ed anche per affrontare con tutta la libertà, e sapendo che si tratta di un tema controverso, il tema dei riconoscimenti da dare.

Su ciò si discute nel Parlamento, non so quanto si sia vicini o lontani da soluzioni che mi auguro sempre siano soluzioni condivise. Nello stesso tempo - ha concluso il Presidente Napolitano - appare chiaro che c’è una stretta interconnessione e influenza reciproca tra ciò che cambia nelle norme e ciò che può cambiare nella cultura e nel costume".

* Fonte: Presidenza della Repubblica


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