Inviare un messaggio

In risposta a:
CANNES (2010) E CHI OFFENDE L’ITALIA (1994-2010). Jack Lang: "Com’è possibile che il Pdl si chiami Popolo della Libertà?".

"DRAQUILA", IL GOVERNO "ITALIANO", E LO SCORAMENTO DI JACK LANG. "La Francia è molto triste che lo Stato italiano non sia rappresentato al Festival" - a cura di Federico La Sala

Insorge, il governo italiano, per Draquila di Sabina Guzzanti, il docufilm - efficace nello stile, fortissimo nei contenuti - che parla del post-terremoto abruzzese (...)
domenica 9 maggio 2010 di Federico La Sala
[...] Ad aprire il fuoco di fila contro Draquila, era stato, qualche giorno fa, uno dei grandi protagonisti della pellicola: Guido Bertolaso. Il 4 maggio, 24 ore dopo l’anteprima in cui i cronisti avevano visto il film, il capo della Protezione civile si era espresso così: "Portandolo a Cannes credo che l’Italia non farà una bella figura. Presto, prestissimo, si parlerà di noi e dell’Aquila, a un festival del cinema si presenterà una verità che non è ’la’ verità ma, appunto ’una parte’ di (...)

In risposta a:

> "DRAQUILA", IL GOVERNO "ITALIANO", E LO SCORAMENTO DI JACK LANG. ---- -«Draquila» trionfa a Cannes. Sipario strappato per Silvio (di Gabriella Gallozzi).

venerdì 14 maggio 2010


-  Sipario strappato per Silvio
-  «Draquila» trionfa a Cannes

-  Sala gremita, applausi, risate e commenti alla proiezione per la stampa estera del film di
-  Sabina Guzzanti sulla ricostruzione post-terremoto: «Berlusconi sembra Bush».
-  E ancora: «Non vorremmo vivere in Italia...»

-  Croisette Applausi e risate alla proiezione della stampa estera. «È un film rigoroso e scioccante»
-  All’attacco L’attrice e regista: «Quella di Berlusconi è eversione, un vero colpo di Stato»

di Gabriella Gallozzi (l’Unità, 14.05.2010)

Quando si dice un boomerang. Se il G8 dell’Aquila è stato per Berlusconi il suo «trionfo internazionale» è, ora, proprio la platea internazionale di Cannes a sdegnarsi per quel reality show, raccontato da Sabina Guzzanti nel suo film messo al bando dal governo. Ieri al Festival non si parlava d’altro. Alla proiezione di Draquila per la stampa straniera la sala era al completo, il pubblico ha partecipato ridacchiando nei momenti di satira più esplicita e, alla fine, sono partiti gli applausi. «Berlusconi sembra Bush», commenta un giornalista americano, «ed è molto interessante com’è raccontata l’intrusione della mafia. Lo stile è quello di Michael Moore, ma il risultato è ancora piu’ forte».

«In Francia c’era molta attesa per questo film - spiega una collega francese per via di tutto quello che abbiamo letto. E devo dirlo: Draquila è davvero rigoroso e scioccante». Anche perché, sottolinea un’altra «siamo paesi vicini, quello che accade oggi da voi può succedere anche da noi da un momento all’altro». Fuori dalla sala è tutto un groviglio di telecamere. Ed un incrocio di commenti: i francesi che cercano le dichiarazioni degli italiani e viceversa. «Sicuramente non passerà in tv - dice sarcastico l’inviato della radio tv del Lussemburgo, Jean-Pierre Thilges - lo sappiamo bene che anche la Rai è sotto il controllo di Berlusconi. Coraggiosa la regista ad aver raccontato in modo comprensibile per chi non lo sa tutto quello che sta accadendo da voi. Quello che non capisco è perché gli italiani continuino a votarlo. Evidentemente perché non sanno queste cose per via del potente controllo sui media. Certo è che non vorrei proprio vivere in Italia».

Un vero terremoto, insomma, quello che si è abbattuto ieri a Cannes sull’ immagine del divo di Arcore. Le recensioni del film si leggeranno soltanto oggi, ma intanto gli addetti stampa francesi già parlano di unanime consenso, a parte Le Figaro, ovviamente, noto per le sue posizioni di destra.

Radiosa, in abito rosa da gran diva, è poi Sabina Guzzanti che, in mattinata, si è concessa finalmente alla stampa di settore italiana, alla quale si era sottratta per il lancio in sala del film. Che, intanto, sta andando alla grande: 413mila euro di incassi. Qui da Cannes Sabina non lesina i commenti. Parla di «deriva autoritaria», di «profonda crisi culturale» di «eversione e colpo di stato» da parte di Berlusconi. «Lo sanno tutti - dice come funzionano le cose in Italia. Se lui vuole la Repubblica presidenziale è senz’ altro un suo diritto, ma per averla non continui a inquinare il Parlamento con i suoi fisioterapisti e sovvertendo i principi costituzionali. Questa si chiama eversione e colpo di Stato».

E CHI L’HA INVITATO?

Quanto a Bondi, che ieri ha reso noto di aver visto il film della discordia, Sabina rivela, «nessuno l’aveva invitato». Ma certo che il suo forfait è stato un bel colpo per Draquila. «Quando ha detto no a Cannes abbiamo pensato: evviva, è tutta pubblicità gratuita. Gli mandiamo una cassa di champagne. Ma poi abbiamo capito: le sue sparate sono rivolte a non far vedere il film alla grande massa dei suoi elettori. La loro politica è quella di far passare gli oppositori al governo come degli estremisti. A me più volte hanno dato della posseduta dal demonio». Il risultato, dunque, prosegue Sabina, «non è censurare il film, ma riuscire a censurare quelli che la pensano come loro. Chi legge Il Giornale e vede le reti Mediaset non ha contatti col mondo. E così devono rimanere». La colpa dell’opposizione, rappresentata malinconicamente nel film con la tenda vuota del Pd, è stata la sottovalutazione del pericolo. «Un un atto di superficialità e di arroganza da parte della sinistra», dice la Guzzanti. A cominciare dallo sposare la tesi di Montanelli buonanima: “lasciatelo governare”». Sui motivi dell’assenza dell’opposizione Sabina preferisce non soffermarsi, «perché sono profondi. Ma del resto basta guardare all’Europa per capire che non riguardano solo noi. In Francia, ed ora pure in Inghilterra, si dibatte soLo su chi deve essere il leader, il nuovo Obama».

Dall’altra parte Berlusconi per la prima volta risponde a Sabina: «Io un dittatore? Assurdo, basta che accendiate la tv e vedrete che in tutte le trasmissioni ci sono solo attacchi contro di me e il Governo». Lo avrebbe detto ad una cena a Palazzo Grazioli. ❖


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: