IL DDL
Intercettazioni, alt di Fini
«Il Senato rifletta ancora» *
ROMA«Ho dubbi sul testo al Senato del ddl sulle intercettazioni». Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini, che cita in particolare la norma transitoria: «è in contrasto con il principio di ragionevolezza», ha sottolineato Fini.
Per il presidente della Camera «è opportuno che il Parlamento rifletta ancora su questo testo». «Mi inquieta un pò - ha aggiunto Gianfranco Fini - anche il limite di tempo. Io non so se i 75 giorni sono un numero giusto o sbagliato: ma se si capisce che il giorno successivo al 75/o accade qualcosa non si può continuare?». Per il presidente della Camera «non si può perciò usare la mannaia». Per questo Fini auspica «che il dibattito affronti queste questioni che non sono state valutate bene specialmente dalla maggioranza. Se i deputati alla Camera lo riterranno necessario si potrà intervenire».
Sulle intercettazioni è battaglia. «Il ddl sulle intercettazioni non è solo incostituzionale, ma viola anche i principali fondamenti giuridici dell’Ue». Lo ha sostenuto Felice Casson, vicepresidente del Pd al Senato. L’opposizione ha quindi subito attaccato il disegno di legge sulle intercettazioni, arriva in aula al a Palazzo Madama dopo il sì della commissione Giustizia. I democratici hanno chiesto il rinvio del ddl in Commissione Giustizia, perchè «ci sono emendamenti importanti della maggioranza con novità consistenti». Il Presidente del Senato, Renato Schifani, ha risposto in aula: «Prima incardiniamo il provvedimento. Mi impegno, poi, formalmente a dare una risposta così come avevo preannunciato».
Anche il Movimento per le Autonomie, «dopo aver valutato le ultime modifiche proposte dalla maggioranza al Ddl sulle intercettazioni», ha confermato «il giudizio negativo al provvedimento dato che tali modifiche non eliminano quei dubbi sugli ostacoli che la legge produrrà alle attività di investigazione e di contrasto alla criminalità organizzata, peraltro come denunciato dal Procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, nel corso della sua audizione in Commissione». il senatore Giovanni Pistorio, Presidente del Gruppo Misto al Senato della Repubblica ed esponente del Movimento per le Autonomie, ha detto che «Se il provvedimento, durante il percorso d’Aula, non subirà profonde e sostanziali modifiche su questo terreno permarrà il giudizio negativo del Mpa»
* la Stampa, 31/5/2010 (17:16)