GOVERNO
Intercettazioni, Berlusconi blinda il testo
"Vincolante per il Pdl e blindato alla Camera"
L’ufficio di presidenza a palazzo Grazioli. Il Cavaliere: "Basta perdere tempo, la magistratura politicizzata blocca il Paese". "La Protezione civile rischia di essere presa a spari". D’Alema: "Istituzioni espropriate". Di Pietro: "Resistenza come contro il Fascismo" *
ROMA - "La legge è stata ostacolata da toghe e giornalisti ma adesso basta. Il testo che arriva alla Camera non sarà modificato. E questa è una decisione vincolante per il Pdl". Silvio Berlusconi, davanti all’ufficio di presidenza del Pdl a palazzo Grazioli, "blinda" il testo del ddl sulle intercettazioni. Sulle intercettazioni "è stato trovato un punto di equilibrio", c’è stato "un lungo lavoro di mediazione" all’interno del partito, ma ora "non dobbiamo perdere più tempo e bisogna votarlo senza ulteriori modifiche" taglia corto il Cavaliere. Invitando i fedelissimi a serrare i ranghi. E ammettendo che il testo finale sarà bel lontano da quello che il Cavaliere aveva in mente: "Ammetto che nel programma avevamo scritto una cosa dai principi molto più forti, ma fare leggi è un calvario quotidiano, pensi ad un cavallo e ti ritrovi un cammello. Ma adesso il testo è stato modificato ma non va più cambiato". Anche perché, sottolinea il Guardasigilli Angelino Alfano, "nel ddl ci sono i nostri principi".
Consueto, ormai, l’attacco alla magistratura e alla Rai ("se non smette di essere così faziosa contro la maggioranza sono quasi quasi tentato di non firmare il contratto di servizio pubblico") 1. "Ci criminalizzano perchè dicono che noi vogliamo impedire la libertà di stampa"
E una delle conseguenze della "criminalizzazione" sarebbe la decisione della magistratura abruzzese che ha indagato per omicidio colposo i membri della Protezione Civile che non hanno saputo avvisare i cittadini del terremoto all’Aquila: "Ho detto a quelli della Protezione civile di non andare più all’Aquila. Appena vanno in Abruzzo gli saltano addosso, qualcuno con la mente fragile rischia che gli spari in testa" dice il premier che punta il dito contro la magistratura politicizzata "in modo organico" che sta impedendo "il governo del Paese" e va, in questo senso, contro gli interessi del Paese. Dove, garantisce il Cavaliere, "la sovranità è in mano a Magistratura democratica e alla Consulta".
Resta da capire che faranno ifiniani 2 che continuano a nutrire dubbi sul meccanismo delle 48 ore che di volta in volta andrebbero ad aggiungersi ai tempi limite stabiliti per la possibilità di intercettare. E a questo proposito, rivela il capogruppo al Senato Maurizio Gasparri, il Pdl sta valutando se innalzare da 48 ore a 72 ore l’arco temporale della proroga delle intercettazioni. "L’esame degli emendamenti conferma alcuni passi avanti soprattutto in tema di intercettazioni ambientali, ricusazione e astensione. Positiva è la volontà di superare il limite rigido dei settantacinque giorni anche se le modalità indicate necessitano di un’ulteriore riflessione per evitare un impatto negativo sull’organizzazione giudiziaria" afferma il senatore finiano e sottosegretario al Welfare, Pasquale Viespoli.
Intanto il sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo, assicura che per gli editori di giornali 3 "c’è una sanzione pecuniaria che è correlata alla gravità del reato, mentre non è prevista alcuna sanzione di tipo penale per gli editori". Resta invece il carcere di tre anni per il giornalista che pubblica intercettazioni delle quali è stata ordinata la distruzione, ma secondo il sottosegretario nessuno violerà quel divieto: "Mi auguro che di fronte a una notizia di cui sia stata disposta la distruzione o l’espunzione dal processo il giornalista non la utilizzi".
L’opposizione. Massimo D’Alema ha duramente criticato la scelta della maggioranza di blindare il testo sulle intercettazioni in una riunione a Palazzo Grazioli. Se così fosse, sottolinea il presidente del Copasir, "sarebbero espropriate le istituzioni". In ogni caso, aggiunge, "se il testo è quello noto fino a ieri vi sono norme non rassicuranti, soprattutto dal punto di vista della sicurezza dei cittadini". In particolare, per D’Alema la modalità di autorizzazione per la prosecuzione delle intercettazioni, "è chiaramente una norma ostruzionistica delle indagini". Durissimo Antonio Di Pietro: "’Silvio Berlusconi e’ un attore malefico nato, che propone e realizza un provvedimento scellerato e fascista. Siamo pronti alla resistenza, dentro e fuori il Parlamento".
* la Repubblica, 08 giugno 2010 (ripresa parziale).