I. Kant, Che cosa significa orientarsi nel pensiero (1786):
"In verità si è soliti dire che un potere superiore può privarci della libertà di parlare o di scrivere, ma non di pensare.
Ma quanto, e quanto correttamente penseremmo, se non pensassimo per così dire in comune con altri a cui comunichiamo i nostri pensieri, e che ci comunicano i loro?
Quindi si può ben dire che quel potere esterno che strappa agli uomini la libertà di comunicare pubblicamente i loro pensieri, li priva anche della libertà di pensare, cioè dell’unico tesoro rimastoci in mezzo a tutte le imposizioni sociali, il solo che ancora può consentirci di trovare rimedio ai mali di questa condizione."
Immanuel Kant: "Che cosa significa orientarsi nel pensiero", a cura di Franco Volpi, traduzione di Petra Dal Santo, Adelphi edizioni, Milano, 1996, pgg. 62 - 63 (Articolo pubblicato per la prima volta nel numero di ottobre del 1786 della "Berlinische Monatsschrift" -VIII, 1786, pp. 304-330).