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LA LEGGE SULLE INTERCETTAZIONI E L’ OCCUPAZIONE DEFINITIVA DELLA LEGGE E DELLA LINGUA. LA PRIMA PAROLA DELLA COSTITUZIONE "ITALIA" E’ SOTTO "COPYRIGHT" DEL PARTITO DEL CAVALIERE DAL 1994. E SOTTO "COPYRIGHT" E’ ANCHE IL "POPOLO DELLA LIBERTA’"!!! "L’ITALIA SONO IO": AVANTI TUTTA, "FORZA ITALIA"!!! A futura memoria ...

L’ITALIA E LA LEGGE "BAVAGLIO": LA SOLUZIONE FINALE, "I PAPI", E I NIPOTI DI "PILATO" EICHMANN. Sulla "fretta del regime", una nota di Ilvo Diamanti - a cura di Federico La Sala

La legge sulle intercettazioni. Serve a impedire che si spezzi la magia della "Storia italiana". L’unica biografia del paese veramente autorizzata.
mercoledì 28 luglio 2010 di Federico La Sala
[...] Può sorprendere la determinazione con cui il governo spinge per approvare il disegno di legge sulle intercettazioni - in fretta, anzi subito, e con poche modifiche. Senza badare al parere dei magistrati, dell’opposizione, di molti giornalisti. Notoriamente "ostili". Senza curarsi neppure del dissenso espresso da esponenti del governo Usa e dalla maggioranza degli italiani [...]
LA QUESTIONE MORALE, QUELLA VERA - EPOCALE.
HEIDEGGER, KANT, E LA MISERIA DELLA FILOSOFIA - OGGI (...)

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> L’ITALIA E LA LEGGE "BAVAGLIO" ---- Alzare la voce tutti assieme, se è possibile, contro il Ddl sulle intercettazioni e per ricordare l’anomala situazione dell’informazione in Italia (di DIREZIONE E CDR LA STAMPA - Meglio la voce del silenzio).

mercoledì 7 luglio 2010


-  LA STAMPA A FIEG-FNSI

"Meglio la voce del silenzio"

di DIREZIONE E CDR LA STAMPA (La Stampa, 7/7/2010)

Alzare la voce tutti assieme, se è possibile, contro il Ddl sulle intercettazioni e per ricordare l’anomala situazione dell’informazione in Italia. E’ questa la nostra proposta alternativa allo sciopero proclamato per domani dalla Fnsi per la carta stampata. I cittadini vanno informati e non privati della conoscenza dei motivi della protesta. Ricordiamo che il presidente del Consiglio e primo editore televisivo in Italia, Silvio Berlusconi, vorrebbe addirittura uno sciopero proclamato dai lettori, tanto è il suo interesse a che non leggano.

Per questo la Direzione e il Comitato di redazione della Stampa si rivolgono, ancora una volta, a Fieg e Fnsi perché per il giorno 9 luglio ci sia invece un’azione congiunta volta a pubblicare sui quotidiani gli appelli che da vent’anni fanno i Presidenti della Repubblica, i rappresentanti degli editori e dei giornalisti in favore della libertà di stampa, del pluralismo nel mondo dell’emittenza e della carta stampata. Sarebbe più utile spiegare e rispiegare i rischi che comporta l’introduzione di ulteriori restrizioni penalizzanti per i cittadini.

Per quanto riguarda il giornalista, il primo compito è quello di pubblicare le notizie, e tale deve restare. Anche in uno speciale 9 luglio per la convergenza di intenti e contenuti tra Fieg e Fnsi.


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