Crisi al vertice della «Società Heidegger»
di A. Car. (Corriere della Sera, 23.01.15)
Giunge a una svolta il caso Heidegger, esploso dopo la pubblicazione della prima parte dei Quaderni neri, i taccuini filosofici del pensatore tedesco, rimasti a lungo inediti, dai quali emerge in modo evidente il suo antisemitismo.
Il presidente della «Società Martin Heidegger» tedesca, Günter Figal, si è infatti dimesso dall’incarico, dicendo di non voler più in alcun modo rappresentare una figura capace di affermazioni che ritiene di natura patologica.
Dissente però da Figal la vicepresidente della Società Heidegger, Donatella Di Cesare: «Il nostro compito è promuovere una discussione critica, come quella adesso in corso a Parigi nel convegno “Heidegger e gli ebrei”. Avevo chiesto di prendere iniziative simili in Germania, ma Figal è rimasto inerte. Mi pare incomprensibile che adesso si dimetta».
Di Cesare e Figal sono invece d’accordo nel chiedere che gli eredi di Heidegger mettano tutte le carte del filosofo a disposizione degli studios.