Non capisco lo scopo di questo libro..anche se inizio ad averne il sentore: prendere una persona di un’altra epoca e pensare di poter accomunare la sua vicenda per altro oscura, in quanto sconosciuta, a quella di un uomo che è andato a processo ed ha dimostrato in un’aula di giustizia la propria innocenza. Ritengo che prima di scrivere un libro del genere e avere l’arroganza di divulgare qualcosa si debba conoscere a fondo, mentre mi pare che questo non sia stato fatto. Il suo lavoro è accomunabile a quello di quelle persone squallide che hanno scritto menzogne, ignorando ogni verità, quando il signor Jackson era vivo perché era funzionale ai loro scopi, ma fa di peggio perché continua a infangare un uomo che non può più difendersi, solo ed esclusivamente per denaro.
Donatella