Cgil, oltre 100.000 in piazza contro la manovra
Epifani: "E’ iniqua, pesa solo sui lavoratori"
Il segretario del sindacato ricorda come anche Bankitalia abbia affermato che le misure decise dal governo frenano lo sviluppo, e deprimeranno la crescita del Pil dello 0,5%. "Negli altri Paesi interventi più equilibrati"
ROMA - Oltre 100.000 persone hanno partecipato oggi alla manifestazione indetta dalla Cgil contro la manovra, "che frena lo sviluppo e viene pagata, in primo luogo, dai lavoratori e dai pensionati". Ad affermarlo è il segretario della Cgil Guglielmo Epifani. "C’è un blocco sociale a cui nessuno chiede quello che può fare per sostenere il risanamento dei conti del paese", accusa Epifani.
"Come mai nessuno sostiene lo sviluppo se è vero, come dice Bankitalia, che la manovra deprimerà dello 0,5 la crescita del Pil?", si chiede Epifani che ha poi puntato il dito sulla particolarità, in Europa, delle misure messe in campo dal governo. "Nessuno ha fatto come in Italia. Questa manovra non è equa, non fa riforme e non c’è niente per lo sviluppo e l’occupazione" mentre in tutta Europa "chiedono a tutti i cittadini sacrifici e non soltanto ai lavoratori".
"Deve essere chiaro quel che pensa la Cgil. - ha detto ancora Epifani - Ogni tanto c’è qualcuno che scherza su questo, ma non verrà mai meno quel senso di responsabilità nazionale che la Cgil ha sempre avuto nella sua storia, quello che noi facciamo, quello per cui ci battiamo è nell’interesse generale del paese, dei lavoratori e delle fasce più deboli della nostra comunità nazionale. La manovra va fatta, ma quello che non va bene è come l’ha fatta il governo. Quindi no a questa manovra".
"Siamo tantissimi non credo di esagerare se dico che siamo 100 mila, oggi, a Roma", ha detto il segretario della Cgil di Roma e Lazio, Claudio Di Berardino, dal palco allestito in piazza del Popolo. Durante gli interventi sul palco bordate di fischi dalla piazza quando sono stati nominati i segretari di Cisl e Uil, Bonanni, Angeletti e il ministro dell’Istruzione Gelmini. Un piccolo fuori programma è accaduto durante gli interventi: un gruppo di precari della scuola si è seduto in terra per protesta all’interno dell’area riservata agli organizzatori per chiedere di parlare. Dopo aver scandito slogan e aver protestato una loro rappresentante è stata invitata sul palco. L’appuntamento lanciato dagli organizzatori è per lo sciopero generale del 25 giugno.
* la repubblica, 12 giugno 2010