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KANT: L’INTERPRETAZIONE DEI "SOGNI" (1766) E L’USCITA DALLO STATO DI MINORITA’ (1784) DEL FARAONE-DIO

ESSERE GIUSTI CON KANT. La lezione di Michel Foucault e la sorpresa di Habermas. Alcune note di Federico La Sala

(...) In questa lezione incontriamo un altro Kant (...) Foucault scopre in Kant il contemporaneo che trasforma la filosofia esoterica in una critica del presente che replica alla provocazione del momento storico (...)
lunedì 14 giugno 2010
[...] Con Nietzsche (e contro Nietzsche), bisogna decidersi ad ammetterlo: il “cinese di Konigsberg” (con il suo “Io penso” e il suo “cielo stellato sopra di me” e il suo “Tu devi” e la sua “legge morale dentro di me”) abita il cuore del presente e che la sua strada (ben illuminata) porta a una“montagna” (“berg”), che è “la montagna del Re” (“Konigs-berg”) - della sovranità di (...)

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> ESSERE GIUSTI CON KANT. La lezione di Michel Foucault e la sorpresa di Habermas. -- Antropologia culturale e pensiero critico: "A scuola dallo stregone", oggi.

martedì 12 gennaio 2021

ANTROPOLOGIA CULTURALE, LETTERATURA, E PENSIERO CRITICO. Lo sciamano che c’interroga..

      • "[...] Se Boltanski sembra avere ragione quando sottolinea che l’inclinazione verso le conspiracy theories accomuna gli estremi opposti dello spettro politico (si pensi all’obbrobrio dei Protocolli dei Savi di Sion e alla critica leftist della lobby dei banchieri), resta tuttavia dubbio che la realtà in quanto tale sia integralmente l’esito d’una costruzione: dello stato-nazione o del capitalismo, d’un genere letterario avvincente o d’una mente in bilico.
      • Quest’ultima osservazione è importante per scongiurare un pericolo. In un futuro distopico ma probabile, infatti, il nostro sciamano potrebbe ritrovarsi al centro d’una aula universitaria a recitare - con tanto d’aspersorio d’ordinanza - la performance di cui prima di Capitol Hill s’era reso protagonista per le strade di Phoenix, in Arizona. In quell’occasione, la sua cantilena ipnotizzante era rivolta contro l’uso delle mascherine, e recitava a ripetizione per tutti noi, il capo reclinato e gli occhi chiusi: It’s buuuuullshiiiiit! It’s buuuuullshiiiiit! It’s buuuuullshiiiiit!" (Andrea Sartori, “Lo sciamano che c’interroga”, Le parole e le cose, 12 gennaio 2021).

ANDARE "A SCUOLA DALLO STREGONE" (Carlos Castaneda, 1968) e non capire un’acca ("h"). Alla luce delle dichiarazioni di Arnold Schwarzenegger, attore ed ex governatore repubblicano della California : “Dobbiamo cercare di guarire insieme dal dramma che si è svolto qualche giorno fa”, conclude nel suo videomessaggio, “e dobbiamo mettere la democrazia al primo posto", forse, è meglio rileggere il lavoro di Elémire Zolla, su "I letterati e lo sciamano. Il pellerossa come cattiva coscienza del bianco" e riprendere non solo l’indicazione di Orazio-Kant-Foucault del "Sàpere aude!" , ma anche la lezione di Jim Morrison: "Ognuno di noi ha un paio di ali, ma solo chi sogna impara a volare"; e, infine, per evitare qualche "rimorso d’incoscienza", rimeditare anche la "profezia" di McLuhan.

Federico La Sala


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