Inviare un messaggio

In risposta a:
EBRAISMO E DEMOCRAZIA. PER LA PACE E PER IL DIALOGO, QUELLO VERO, PER "NEGARE A HITLER LA VITTORIA POSTUMA" (Emil L. Fackenheim, "Tiqqun. Riparare il mondo")

ISRAELE E IL NODO ANCORA NON SCIOLTO DI ADOLF EICHMANN. FARE CHIAREZZA: RESTITUIRE L’ONORE A KANT E RICONCILIARSI CON FREUD. Alcune note - di Federico La Sala

A EMIL L. FACKENHEIM. (...) il merito di aver ri-proposto la domanda decisiva: “come fu possibile la hitlerizzazione dell’Imperativo Categorico di Kant? E perché è ancora attuale oggi?”
sabato 2 agosto 2014
[...] La prima volta che Eichmann mostrò di rendersi vagamente conto che il suo caso era un po’ diverso da quello del soldato che esegue ordini criminosi per natura e per intenti, fu durante l’istruttoria, quando improvvisamente dichiarò con gran foga di aver sempre vissuto secondo i principî dell’etica kantiana, e in particolare conformemente a una definizione kantiana del dovere.
L’affermazione era veramente enorme, e anche incomprensibile, poiché l’etica di Kant si fonda soprattutto (...)

In risposta a:

> ISRAELE. RESTITUIRE L’ONORE A KANT E RICONCILIARSI CON FREUD. -- RIDAMMI VITA. Dai Salmi di Davide a una visione etica contemporanea.Un lavoro di Stella Bolaffi Benuzzi (di Bruno Quaranta).

martedì 26 settembre 2017

Cercando Dio tra psicanalisi ed ebraismo

di Bruno Quaranta (La Stampa, 26.09.2017)

Era solito ricordare Karl Barth che l’unico problema ecumenico è il rapporto con gli ebrei. Se non è impostato correttamente, non si possono risolvere i problemi tra i cristiani. Una convinzione, quella del teologo e pastore svizzero, anche di Carlo Mario Martini, fra gli interlocutori, con il rabbino Laras, di Stella Bolaffi Benuzzi, psicologa e psiconalista freudiana, un’infanzia mai dimenticata «tra leggi razziali e lotta partigiana», come spiega il sottotitolo della sua autobiografia La balma delle streghe.

Ridammi vita (Salomone Belforte & C., pp. 241, €20), la nuova opera di Stella Bolaffi Benuzzi, è un excursus (dai Salmi di Davide a una visione etica contemporanea) memore della tesi di laurea discussa con Augusto Guzzo.

L’epigrafe ideale di questo dialogo ebraico-cristiano è scolpita sulla tomba di Carlo Mario Martini, nel Duomo di Milano, Salmo 119: «Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino».

Stella Bolaffi Benuzzi è, della Parola, un’ostinata custode e testimone, interpretando la vita come un «libro delle interrogazioni», mai appagata, sempre incardinata nell’inquietudine biblica: «A che punto è la notte?».

La psicoanalisi non mira forse - come Stella Bolaffi Benuzzi rammenta (e come sa Papa Bergoglio, a suo tempo paziente di un’analista ebrea) - «a estrarre il paziente dallo Shèol, cioè dal vallone biblico dei defunti, dal suo oscuro mondo interno e riportarlo alla luce, all’amore per la vita»?

«I Salmisti ci hanno trasmesso l’impegno ad ascoltare la voce della coscienza per poter perseguire la serietà etica nella vita», spiega Stella Bolaffi Benuzzi. Una verità che respira nei documenti conciliari: «La coscienza è il nucleo più segreto e il sacrario dell’uomo, dove egli si trova solo con Dio».

La coscienza, la voce giudicante della coscienza, il Super Ego freudiano in lotta con l’istintuale Es...

«La coscienza costretta a ritornare sempre più spesso al suo Signore per ritrovarsi»: è nel solco del «maggiore» Augusto Guzzo che Stella Bolaffi Benuzzi tesse il suo filo.


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: