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CATTOLICESIMO ROMANO E BERLUSCONISMO CONTRO IL MESSAGGIO EVANGELICO E CONTRO LA COSTITUZIONE .... ....

LO STATO E LA CHIESA IN MANO A COSCHE, E IL SEGRETARIO DEL PAPA CHE FA? Lettera al cardinale Tarcisio Bertone di don Aldo Antonelli - a cura di Federico La Sala

Vestito da clown, come se fosse in un eterno carnevale, se ne va a cena con i vampiri, i sanguisuga, i ladri e puttanieri di stato.
martedì 13 luglio 2010
[...] La parabola del “Buon Samaritano” che in questa domenica è stata letta in tutte le chiese cattoliche ti pone non nelle vesti di quest’ultimo, e nemmeno nelle vesti del “sacerdote” che “guarda e va oltre”, bensì nella cricca dei briganti che rubano e percuotono a sangue, lasciando morte e distruzione. Cosa ci stavi a fare tu, cardinale di Santa Romana Chiesa, in quella casa trasformata in zoo, là dove famelicano in tresche trame lupi rapaci come (...)

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martedì 13 luglio 2010

Il prezzo del compromesso

Nel suo libro I nazisti e la Chiesa, Guenter Lewy scrive: “Se il cattolicesimo tedesco avesse fin dall’inizio adottato una politica di resistenza decisa al regime nazista, è possibile che il corso della storia del mondo ne sarebbe risultato cambiato. Anche se non si fosse riusciti in una tale lotta a sconfiggere definitivamente Hitler e a prevenire tutti i suoi numerosi delitti, il prestigio morale della Chiesa ne sarebbe uscito infinitamente accresciuto. In termini umani, una simile politica di resistenza sarebbe indubbiamente costata molto; ma i sacrifici sarebbero stati fatti in nome della più grande fra tutte le cause. Se il fronte interno non fosse stato sicuro, forse Hitler non avrebbe osato dichiarare la guerra e letteralmente milioni di vite umane avrebbero potuto essere salvate. . . . Migliaia di antinazisti tedeschi furono torturati a morte nei campi di concentramento di Hitler; l’intellighenzia polacca fu sterminata; centinaia di migliaia di russi morirono perché considerati e trattati come sotto-uomini slavi; sei milioni di esseri umani furono assassinati perché non erano ariani. Mentre avveniva tutto questo, l’alto clero cattolico in Germania appoggiava il regime che commetteva questi delitti. A Roma il papa, capo spirituale e supremo maestro morale della Chiesa cattolica romana, taceva”.

Scagliata una grande macina da mulino

Ciò che Giovanni ora vede conferma che il giudizio di Geova su Babilonia la Grande è definitivo: “E un forte angelo alzò una pietra simile a una grande macina da mulino e la scagliò nel mare, dicendo: ‘Così, con rapido lancio, Babilonia la gran città sarà scagliata giù, e non sarà più trovata”. (Rivelazione 18:21) Ai giorni di Geremia fu compiuta un’azione simile con un poderoso significato profetico. Geremia fu ispirato a scrivere in un libro “tutta la calamità che sarebbe venuta su Babilonia”. Egli diede il libro a Seraia e gli disse di recarsi a Babilonia. Lì, secondo le istruzioni di Geremia, Seraia lesse una dichiarazione contro la città: “O Geova, tu stesso hai parlato contro questo luogo, per stroncarlo così che non ci sia alcun abitante, né uomo né animale domestico, ma divenga semplici distese desolate a tempo indefinito”. Seraia legò quindi al libro una pietra e lo scagliò nell’Eufrate, dicendo: “Così Babilonia affonderà e non si leverà mai a causa della calamità che farò venire su di lei”. - Geremia 51:59-64. 10 Il fatto che il libro con la pietra legata venisse gettato nel fiume era una garanzia che Babilonia sarebbe sprofondata nell’oblio, senza riprendersi mai più. In modo analogo il fatto che l’apostolo Giovanni veda un forte angelo compiere un’azione simile costituisce una vigorosa garanzia che il proposito di Geova circa Babilonia la Grande sarà adempiuto. L’assoluta rovina in cui oggi giace l’antica Babilonia è una poderosa testimonianza di ciò che accadrà alla falsa religione nel prossimo futuro.

In più va rilevato che nel corso della storia nessun altro libro è stato oggetto di tanta rabbiosa opposizione e perfino di odio. Copie della Bibbia sono state bruciate a mucchi nelle pubbliche piazze, a partire dal Medioevo fino al XX secolo. E anche nei nostri giorni l’azione di leggere o diffondere la Bibbia è stata punita con ammende e imprigionamento. Nei secoli passati spesso questi “crimini” avevano come conseguenza la tortura e la morte.

Le persone che in Europa vanno ancora in chiesa di solito non ci vanno per scoprire cosa Dio richiede da loro. Un articolo dall’Italia dice: “Gli italiani si costruiscono una religione su misura che sia adatta al loro stile di vita”. E un sociologo italiano afferma: “Dal papa prendiamo qualunque cosa ci sia congeniale”. Lo stesso si può dire dei cattolici in Spagna, dove la religiosità ha lasciato il posto al consumismo e alla ricerca di un paradiso da ottenere subito, quello economico! Queste tendenze sono in netto contrasto con il cristianesimo insegnato e praticato da Cristo e dai suoi seguaci. Gesù non offrì una religione “self-service” o “a buffet”, in cui ognuno prende ciò che più gli aggrada e scarta quello che non è di suo gradimento. Egli disse: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda di giorno in giorno il suo palo di tortura e mi segua di continuo”. Gesù insegnò che il modo di vivere cristiano richiedeva sacrificio e sforzo a livello personale. - Luca 9:23.

Il direttore del Centro Nazionale Vocazioni della Chiesa Cattolica francese avrebbe detto: “Assistiamo a quello che si può definire il supermarket della religione. La gente usufruisce dei servizi offerti e quando non trova un’istituzione che la soddisfa se ne va da qualche altra parte”. In uno studio sulla religione in Europa, la prof. Grace Davie, dell’Università di Exeter, in Gran Bretagna, ha detto: “Le persone semplicemente ‘spizzicano’ dall’assortimento religioso che è disponibile. La religione, come molte altre cose, è diventata una questione di opinioni, stili di vita e gusti personali”.

Cosa riserva il futuro al cristianesimo? IL MONDO si convertirà al cristianesimo? Oppure del cristianesimo si perderà ogni traccia? Il cristianesimo è rimasto nitido come un faro in un mondo ottenebrato o la sua purezza è stata adulterata? Sono interrogativi che ci riguardano ancora oggi.


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