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LA COSTITUZIONE DEL PENSIERO E IL PENSIERO DELLA COSTITUZIONE. PER LA CRITICA DELL’ECONOMIA E DELLA TEOLOGIA POLITICA DI "MAMMONA" E DI "MAMMASANTISSIMA" - E DEL SUO "SUPERUOMO".

L’ARCHIVIO DEGLI ERRORI: L’ "IO SONO" DI KANT E L’ "IO SONO" DELL’"UOMO SUPREMO" DEI "VISIONARI" DELLA TEOLOGIA POLITICA ATEA E DEVOTA. Note per una rilettura della "Critica della Ragion pura" (e non solo) - di Federico La Sala

Kant vede molto bene cosa c’è alla base dei sogni dei visionari e dei metafisici di tutti i tipi e di tutti i tempi! (....) Emanuel Swedenborg, il padre di tutto l’idealismo tedesco e del romanticismo dell’Assoluto! (...)
domenica 20 settembre 2015
(...) "non si cesserà mai di discutere, sino a che non si penetrerà entro la vera causa dell’illusione, da cui anche l’uomo più razionale può essere ingannato [...] mi è sembrato necessario indagare dettagliatamente, sino alle sue fonti prime, tutta questa costruzione - sebbene vana - della ragione speculativa [...] mi è sembrato allora consigliabile redigere dettagliatamente gli atti di questo processo, e depositarli nell’archivio della ragione umana, per prevenire futuri errori di una (...)

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> L’ARCHIVIO DEGLI ERRORI: L’ "IO SONO" DI KANT E L’ "IO SONO" DELL’"UOMO SUPREMO" DEI "VISONARI" DELLA TEOLOGIA POLITICA ATEA E DEVOTA. ---- CHE FINE HA FATTO L’IO? Di Francesco e Boncinelli, indagine sulle tracce dell’io (di Andrea Lavazza - una rec.ne).

mercoledì 4 agosto 2010

la recensione

Di Francesco e Boncinelli, indagine sulle tracce dell’io

di ANDREA L AVAZZA (Avvenire, 04.08.2010)

In una società individualistica e narcisistica come la nostra, in cui tutti parlano sempre di più in prima persona singolare, può appari­re paradossale chiedersi «che fine ha fatto l’io?». Eppure, da una prospetti­va scientifica, è quanto mai pertinen­te il titolo del recente volume, strut­turato in forma di dialogo, del geneti­sta e neuroscienziato Edoardo Bon­cinelli e del filosofo della mente Mi­chele Di Francesco, entrambi attivi all’Università Vita-Salute San Raffae­le di Milano.

Le scienze cognitive contemporanee, ancora più radical­mente di Freud e della filosofia nove­centesca, hanno infatti messo in questione l’unità, la razionalità, la coerenza e la capacità di governare l’azione dell’io. Danni cerebrali di piccola entità possono colpire selet­tivamente le nostre capacità mentali, mentre molti esperimenti mostrano che nel cervello sono in azione si­multanea varie agenzie cognitive che si contendono il centro della co­scienza.

E almeno due sistemi alter­nativi guidano i nostri processi deci­sionali. Uno è veloce, istintivo, auto­matico e poco flessibile; l’altro è più lento, sottoposto al controllo consa­pevole, più duttile e raffinato. Se bi­sogna spostarsi all’istante perché ci sta cadendo un vaso in testa, è me­glio affidarsi al primo; se vogliamo decidere al meglio in un contesto di interazione sociale, risulta migliore il secondo.

Ma, spesso, si manifestano cortocircuiti che ci rendono incoe­renti o irrazionali agli occhi degli al­tri. D’altra parte, andiamo scoprendo che siamo inconsciamente influen­zati nei modi più bizzarri da situazio­ni che giudicheremmo irrilevanti, co­me i giovani che, dopo aver parteci­pato a un test centrato sugli anziani e il loro comportamento, camminano molto più lentamente del solito la­sciando l’aula in cui hanno parteci­pato alla prova.

Che dire poi della li­bera volontà, che riteniamo al massi­mo influenzata dai condizionamenti culturali, dalle mode e dalla pubbli­cità? In laboratorio, i neuroscienziati ci indicano invece che le nostre deci­sioni sono prese dal cervello ben pri­ma che ce ne rendiamo conto, dis­solvendo così la nostra idea di libertà e lo stesso ruolo attivo dell’io.

Sono soltanto alcune delle risultanze che fanno parlare di una ’scomparsa’ del soggetto personale come lo co­noscevamo. Più tranchant è Bonci­nelli, che con alta competenza dà vo­ce alle posizioni della scienza speri­mentale; meno ostile a ritenere l’Io un’entità reale con rilevanza causale Di Francesco, studioso raffinato an­che della fenomenologia.

La forma dialogica del libro rende facilmente accessibile l’immersione in un ambi­to di ricerca che sta rivoluzionando l’immagine di noi stessi. E che pone anche interrogativi forti e pressanti a chi non ritenga che l’unica certezza identitaria rimastaci sia il Dna. Come scrive Di Francesco, infatti, riferen­dosi al concetto di io agostiniano, per il quale la verità è nel cuore dell’uo­mo, dove si trova anche Dio, «se ci muoviamo con le risorse della scien­za e della filosofia, questo tipo di ve­rità resta fuori dal discorso».

E. Boncinelli - M. Di Francesco

CHE FINE HA FATTO L’IO?

San Raffaele. Pagine 206. Euro 19 ,50


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