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EVANGELO E TEOLOGIA POLITICA DEL "MENTITORE". PER IL "RISCHIARAMENTO" ("AUFKLARUNG") NECESSARIO, CHE GIA’ DANTE SOLLECITAVA ...

KANT E SAN PAOLO. COME IL BUON GIUDIZIO ("SECUNDA PETRI") VIENE (E VENNE) RIDOTTO IN STATO DI MINORITA’ DAL GIUDIZIO FALSO E BUGIARDO ("SECUNDA PAULI"). Una pagina di Kant e una nota di Federico La Sala

sabato 18 gennaio 2014
Foto. Frontespizio dell’opera di Thomas Hobbes Leviatano.
[...] un medico, un giudice, o un uomo politico, può avere in capo molte belle regole patologiche, giuridiche o politiche, al punto da poter diventare egli stesso un profondo insegnante in proposito, e tuttavia cade facilmente in errore nell’applicazione di esse, o perché manca di capacità naturale di giudizio (...) o anche per il fatto che egli non è stato sufficientemente addestrato per questo giudizio, mediante esempi e pratica (...)

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> KANT E SAN PAOLO. COME IL BUON GIUDIZIO ("SECUNDA PETRI") VIENE (E VENNE) RIDOTTO IN STATO DI MINORITA’ DAL GIUDIZIO FALSO E BUGIARDO ("SECUNDA PAULI"). Una pagina di Kant e una nota di Federico La Sala

sabato 18 settembre 2010

Immanuel Kant, autorevole filosofo del XVIII secolo, avrebbe detto: “L’esistenza della Bibbia, un libro per la gente, è il più grande dono che la razza umana abbia mai ricevuto. Qualsiasi tentativo di sminuirla . . . è un crimine contro l’umanità”.

Un medico, un giudice, o un uomo politico, può avere in capo molte belle regole patologiche, giuridiche o politiche, al punto da poter diventare egli stesso un profondo insegnante in proposito, e tuttavia cade facilmente in errore nell’applicazione di esse, o perché manca di capacità naturale di giudizio (...) o anche per il fatto che egli non è stato sufficientemente addestrato per questo giudizio, mediante esempi e pratica diretta.

Oggi, anche nell’ambito della stessa società, ci sono norme morali diverse. Alcuni propugnano norme morali severe, mentre altri propugnano la “libertà” morale. Esempio... l’infedeltà coniugale;

È interessante notare che l’Associazione dei Medici Francesi considerava l’aborto un reato finché non venne legalizzato nel 1974. Oggi molti francesi lo considerano moralmente accettabile.

I nostri valori morali dovrebbero essere relativi e cambiare secondo le circostanze?

Nel corso dei secoli i filosofi hanno proposto molte idee nel tentativo di rispondere a queste domande. Alcuni hanno proposto un ‘codice morale universale’ ma non riescono a mettersi daccordo.

Per altri, l’interesse per il proprio simile dovrebbe essere il punto di riferimento nella condotta di ognuno.

Non c’è dubbio che l’ampia varietà di pareri spesso discordi dei filosofi circa i valori morali ha confuso molti. Le loro idee non hanno prodotto una norma morale comune, né le loro filosofie hanno portato pace e unità alla famiglia umana.

Questo è il motivo per cui oggi molti hanno adottato il punto di vista del filosofo francese Jean-Paul Sartre, secondo cui ogni uomo dev’essere il giudice di se stesso nelle questioni morali.

Le autorità cattoliche, per esempio, sono preoccupate perché molti cattolici non seguono più la dottrina della chiesa.

La storia insegna che gli uomini hanno creato vari codici morali, ma col tempo questi codici sono stati messi in discussione, cambiati o dimenticati.

Secondo Jean-Jacques Rousseau, filosofo francese del XVIII secolo, qualunque persona sincera può ricevere da Dio una rivelazione spirituale diretta. In che modo? Ascoltando “ciò che Dio dice al cuore”. In tal modo, sosteneva Rousseau, i sentimenti, ovvero la voce delle emozioni e della coscienza, diventeranno “una guida più sicura in questo immenso labirinto delle opinioni umane”.

Non sappiamo nulla di certo”. Socrate, forse il più riverito di tutti i filosofi, disse che l’unica cosa che veramente sapeva era di non sapere nulla.

Nel XVIII secolo il razionalismo veniva già comunemente esaltato come panacea dei problemi del mondo. Il filosofo tedesco Immanuel Kant asserì che il progresso dell’uomo era ostacolato dall’abitudine di farsi guidare dalla politica e dalla religione. “Osa conoscere!”, esortò. “Abbi il coraggio di usare la tua intelligenza!” “Lo scetticismo prese il posto della fede cieca”,

Delusi dalla religione, molti di questi filosofi divennero deisti; credevano in Dio ma sostenevano che non si interessasse dell’uomo.

Un filosofo inglese, definito “l’ateo più autorevole del mondo”, ora dice di credere in Dio. Nell’anteprima on-line di un’intervista rilasciata alla rivista Philosophia Christi, l’ottantunenne Antony Flew ha detto di essere stato “costretto ad andare dove conducono le prove”. Secondo Flew, queste prove includono recenti scoperte scientifiche nel campo della cosmologia e della fisica. Inoltre “più di 50 anni di scoperte sul DNA hanno fornito materiale nuovo e molto persuasivo a sostegno dell’idea che esiste un Disegno intelligente”,

Distinti saluti accompagnati da Simpatia ed empatia!


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