IL LEADER DELLA LEGA A LAZZATE PER LE SELEZIONI DI MISS ITALIA
"Sono porci questi romani"
Bossi attacca, subito bufera
Il ministro boccia il trasferimento
del Gp nella capitale: «A Roma
corrano con le bighe» e ironizza
sulla sigla Spqr.
Alemanno: «Ha
esagerato. Scriverò a Berlusconi»
E il Pd farà mozione di sfiducia
MILANO Che la capitale non sia la sua passione è noto: Umberto Bossi ha fatto di "Roma ladrona" lo slogan della Lega forse ancor più di "Padania libera". E il Senatùr lo ha ribadito ieri sera sciogliendo l’acronimo Spqr in «sono porci questi romani».
La libera traduzione di quel "Senatus populusque romanus" che da oltre duemila anni campeggia ovunque nella Città eterna ha sollevato un putiferio. Gianni Alemanno ha invocato l’intervento di Silvio Berlusconi. L’occasione per l’ultima sortita anti-romana del leader della Lega è stata la tappa a Lazzate, in Brianza, del concorso Miss Padania. Il senatore ha ribadito che la prossima battaglia del Carroccio sarà il decentramento dei ministeri. «Basta con la sigla Spqr; qui, al Nord, dicono che sta per "Sono porci questi romani"», ha detto accolto da un’ovazione.
Durissime le reazioni e non solo dell’opposizione; l’alleanza di governo non è bastata a far perdonare la colorita uscita. «Questa volta Bossi ha veramente superato il segno», ha commentato il sindaco Alemanno, «oggi stesso scriverò al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per chiedere che intervenga presso i ministri del suo Governo affinchè tengano un atteggiamento istituzionale e politico più consono alla loro carica e più rispettoso del ruolo di Roma Capitale e della dignità dei romani». Di «battuta volgare che male si addice a un ministro della Repubblica» ha parlato anche la presidente Renata Polverini. «I cittadini di Roma e del Lazio meritano rispetto», ha detto, «mi auguro che dal governo ci sia una presa di distanza da parole offensive che vanno oltre il solito folklore».
Rassegnato il commento di Farefuturo, la fondazione di Gianfranco Fini. «Inutile stupirsi, inutile gridare allo scandalo, inutile stracciarsi le vesti una volta di più. La Lega è questa. È questa la linea culturale del partito cui l’ex Popolo della libertà sembra aver ’appaltatò la maggioranza», si sottolinea in un articolo sul sito. «Le battute a cui si abbandona il leader della Lega Nord durante i suoi comizi sono spesso fastidiose, ma fortunatamente non costituiscono una linea politica», ha tenuto a sottolineate il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni. Ha minimizzato la vicenda Daniele Capezzone che ha parlato di «strumentalizzazioni per una battuta poco felice». Di tutt’altro avviso Walter Veltroni. «Bossi rispetti Roma e i Romani», ha detto, «ha insultato milioni di persone». «I romani non sono porci è la Lega che fa i porci comodi a Roma» visto che «i leghisti hanno votato tutte le vergognose leggi ad personam di Berlusconi», ha chiosato Leoluca Orlando dell’Idv.
E intanto il Pd prepara una mozione di sfiducia individuale contro il ministro Umberto Bossi. Lo annuncia il capogruppo democratico alla Camera Dario Franceschini: «Le parole del ministro Bossi su Roma e i romani definiti "porci" hanno superato ogni soglia di tollerabilità e anche nelle reazioni non si può continuare a catalogarle nella categoria delle parole sfuggite o di cattivo gusto ma bisogna recuperare la capacità di reagire nelle sedi istituzionali proprie quando un ministro della Repubblica offende lo Stato, le istituzioni e il ruolo stesso che ricopre pro-tempore».
«Ne abbiamo parlato con Bersani e Anna Finocchiaro questo pomeriggio - dice Franceschini - e domani mattina proporrò alla presidenza del gruppo di presentare una mozione di sfiducia individuale al ministro Bossi. In questo modo l’aula e ogni singolo parlamentare di maggioranza e di opposizione dovranno pronunciarsi individualmente con l’appello nominale sulla conciliabilità delle parole di Bossi e il suo ruolo di ministro».