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SCIENZA, RELIGIONE, E POLITICA. "C’è una fondamentale differenza tra la religione, che è basata sull’autorità, e la scienza, che è basata su osservazione e ragionamento" (S. Hawking).

KANT, NEWTON, E POPE. Note (di avvio) per una rilettura della “Storia universale della natura e teoria del cielo” - di Federico La Sala

lunedì 27 settembre 2010 di Federico La Sala
[...] Il messaggio è abbastanza chiaro. Chi scrive, parla da uomo a uomo e da sovrano a sovrano e invita (se stesso e) il suo stimato “Signore / Federico / Re di Prussia” ad andare avanti e oltre sulla strada della scienza (Newton) e della saggezza (Pope) - con Newton e con Pope, senza separarli e senza assoggettare l’uno all’altro! L’indicazione di Galilei (se pure mai citato) è tra le righe ed è al fondamento del discorso di Kant: non confondiamo i “due” (...)

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> KANT, NEWTON, E POPE. Note (di avvio) per una rilettura della “Storia universale della natura e teoria del cielo” - Newton-Halley, il lato creativo dell’amicizia

domenica 30 ottobre 2016

Newton-Halley il lato creativo dell’amicizia

di Piergiorgio Odifreddi (la Repubblica, 30.10.2016)

Trecentosessanta anni fa, il 29 ottobre 1656 (secondo il calendario giuliano) nasceva Edmond Halley, il cui nome è legato alla famosa cometa. Non perché fu lui a scoprirla, ovviamente, ma perché fu lui a capire che le grandi comete del 1531, 1607 e 1682 erano in realtà la stessa, e a prevedere che essa sarebbe tornata nel 1758: cosa che puntualmente fece, dimostrando la maturità della moderna astronomia.

I calcoli di Halley si basavano sui metodi sviluppati da Isaac Newton negli anni della peste di Londra, tra il 1665 e il 1666: la teoria della gravitazione universale, da un lato, e il calcolo infinitesimale, dall’altro. E proprio in questo mese di ottobre cade il 350esimo anniversario della scrittura del Trattato sulle flussioni, uno dei suoi capolavori giovanili, in cui Newton riassunse i risultati matematici raggiunti nel suo annus mirabilis.

Fu Halley a spingere Newton a scrivere, vent’anni dopo, il suo capolavoro maturo: i Principi matematici della filosofia naturale, che cambiarono la storia della scienza e del mondo. Il giovane astronomo si sobbarcò il finanziamento e la cura dell’opera, compresa un’ode di prefazione in cui paragonava Newton a un novello Epicuro. E qualche anno dopo dimostrò di averla non solo curata, ma anche capita, usandone i metodi per calcolare l’orbita della cometa che ancor oggi annuncia il suo nome in tutto il Sistema Solare.


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