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Politica

Massimo D’Alema a San Giovanni in Fiore: il commento del cattocomunista berlusconiano Emiliano Morrone. "Dovevi venire prima, D’Alema. Ora non sei più credibile"

sabato 25 marzo 2006 di Emiliano Morrone
Già su www.ebeteinfiore.it
Massimo D’Alema è invecchiato. Me ne sono accorto soltanto qualche giorno fa, vedendolo, bianco e grigio, contrapporsi alla Rossanda. Da Lerner si discuteva della metamorfosi della sinistra. Il presidente diessino calcava la mano sopra i toni da crociata antibolscevica dell’uomo antenna nazionale. Per il resto, non mostrava aperture significative. Soprattutto, la Rossana del “manifesto” sembrava assai più giovane, ironica e combattiva del leader della (...)

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> Massimo D’Alema a San Giovanni in Fiore: il commento del cattocomunista berlusconiano Emiliano Morrone. "Dovevi venire prima, D’Alema. Ora non sei più credibile"

mercoledì 29 marzo 2006
Caro Direttore, mi dispiace sinceramente tanto che tu non creda nella mia buona fede di elettore. Visto che fai finta di non capire, perchè ti ritengo una persona intelligente, ti spiego meglio. Il mio voto delle comunali era un voto di protesta contro la sinistra cittadina e allo stesso tempo un voto per il sostegno alle idee "rivoluzionarie", che potevano davvero dare una svolta al nostro paese, di una delle personalità più illustri dell’attuale panorama culturale italiano e mi sono sentito onorato nel poter dare il mio modestissimo contributo (il voto). Se lo scopo del voto però era far si che la voce di fiore (che pubblicamente ringrazio perchè da la possibilità a noi "fuggiaschi" di essere informati sulla situazione sociale del nostro beneamato paese) fosse più visitata e conosciuta ho paura di aver travisato le vostre intenzioni ed idee. Io ritenevo e ritengo tutt’ora che i famosi punti del programma elettorale della "Lista Vattimo" erano/sono molto ma molto interessanti e questo è stato un altro motivo che mi ha portato a votarvi. Permettimi però di spazientirmi e di incazzarmi quando vedo che la persona in cui io credevo (Vattimo) decide di abbandonare il suo posto in consiglio comunale, e mi dispiace non accetto giustificazioni nè prediche. In riferimento all’agriturismo posso qui confessarti che non ho mai creduto in quella "utopia". Ti spiego. Il settore turistico è n settore molto promiscuo e poco tutelato a livello qualitativo e dalla mia scarsa esperienza universitaria ti posso assicurare che sia in Italia ma ancor più in Calabria siamo messi davvero male. Credo personalmente, anche grazie ai consigli del mio prof. di diritto, che ci sia il bisogno urgente di emanare una legge che precludi la possibilità a persone "non qualificate" di dar vita all’attività agrituristica. Oggi chiunque è in possesso di un toto di finanziamenti e di amicizie politiche pur far partire un agriturismo non c’è bisogna di una "qualifica" specifica in pratica. Questo credo che sia profondamente ingiusto. Detto questo prima di darti un consiglio/idea sulla realizzazione di un agriturismo vorrei che lo Stato Italiano e la Regione Cakabria si muovessero nella direzione sopraindicata. Poi sinceramente credo di essere troppo "piccolo" e modesto per dar consiglio ad un illustre filosofo..., scherzo. Cordiali Saluti Mele Francesco

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