.."ho dovuto constatare che l’ambiente non ne vuole". Questa tua affermazione, caro Direttore, denuncia, secondo il mio modesto parere, il grado di asservimento del "sangiovannese tipo" nei confronti della politica locale, per via del "pane". Davanti alla necessità del "pane" (interpretiamolo come vogliamo: posto di lavoro, favoritismo, clientelismo, ecc..) ognuno è tentato di rinunciare alla propria libertà. Il "pane", quindi, simbolo di sicurezza, di felicità. Da ciò il contrasto, l’opposizione fra la "felicità" presunta e la libertà. È il discorso di Dostoevskij nel "Grande Inquisitore", e cioè: la peculiare disponibilità del potere per la seduzione.
"Fai sazio un uomo ed egli sarà disteso ai tuoi piedi". L’uomo si stanca a stare in piedi, verticale. Che vuol dire esattamente battersi sempre per la propria libertà e per la propria dignità.
Nella leggenda del Grande Inquisitore, quest’ultimo, rimprovera il Cristo di non aver tenuto in debito conto quanto pesi essere liberi, e quanto duro e difficile sia conservarsi sempre liberi.
La macchina dell’asservimento è sempre in moto, e l’organizzazione sembra farsi sempre più perfetta e totale, possibilmente fino a non lasciare nessuna via di scampo.
Bisogna scardinare questo "monopolio del pane". Noi, persone ancora libere, non vogliamo appartenere in futuro a quella massa sempre più estesa, in attesa di vedere chi offrirà più "pane", chi butterà più ghiande !
Con stima e simpatia. Biasi