"SALPA L’ÀNCORA RAGAZZO!", PER NON PERDERE IL FILO DI “DEMOCRITO E EPICURO” E LA LEZIONE DELLA “CRITICA DELL’ECONOMIA” TEOLOGICO-POLITICA DI K. MARX.
A) SALPARE L’ÀNCORA!: UN’ESORTAZIONE SULLA STRADA DELL’ ILLUMINISMO KANTIANO. Ad elogio della memoria critica del parlar chiaro e in prima persona (e del Michel Foucault svegliatosi dal “sonno dogmatico”), è bene riprendere la citazione di Epicuro (tramandata da Diogene Laerzio), nel suo senso più preciso: “Salpa l’àncora, ragazzo, e fuggi ogni forma di cultura [paideia]” (cfr. Francesco Adorno, “La filosofia antica”, Feltrinelli, Milano 1991).
Ritengo la “cosa” degna di molta attenzione, per il suo profondo significato antropologico e filosofico: a) per la sua centralità nel più generale problema della “paideia”, b) per la sua “kantiana” sollecitazione ad aver il coraggio di servirsi della propria intelligenza, e, ancora, c) perché è salutare “andare a vedere se di là è meglio” (come recita il primo paragrafo del libro dello stesso Fanizza sulla figura dell’ebreo portoghese “Miguel Vaaz. Il #conte di Mola”, pubblicato dall’Editore Cacucci, Bari 2020).
B) “CHI” SIAMO NOI, IN REALTÀ. PER non perdere il filo e uscire con Dante fuori dall’inferno (come sollecitava anche Marx!), è bene ricordare che la tesi di laurea di Karl Marx è proprio su “Democrito e Epicuro” (1841/1842) e che, oggi, la tradizione critica (ricordando Walter Benjamin) è del tutto immersa nella palude hegeliana della “dialettica” della liberazione (1969), forse, non è meglio - dopo l’epocale “crollo del muro di Berlino” (1989) - interrogarsi ancora e di nuovo su “Chi siamo noi in realtà?” (come voleva Nietzsche) e “SALPARE L’ÀNCORA” . O no?!
C) P. S. - PER NON PERDERE IL FILO DI “DEMOCRITO E EPICURO” E LA LEZIONE DELLA “CRITICA DELL’ECONOMIA” TEOLOGICO-POLITICA, riconsiderare quanto scrive MARX nel suo “romanzo” giovanile “Scorpione e felice”:
E, SULLA BASE DELLA SUA “ILLUMINAZIONE” (sul nodo del maggiorascato), RIPRENDERE E RIMEDITARE la lezione dei “Promessi Sposi”, OGGI. Forse, così, è possibile ricomprendere meglio anche i richiami di Marx, del MARX maturo, quello del “Capitale. Critica dell’economia politica”, a DANTE. O no?!