Inviare un messaggio

In risposta a:
VATICANO, COPYRIGHT, E CARO-PREZZO ("CARITAS"): "IN PRINCIPIO ERA LA PAROLA" A PAGAMENTO!!! FIN DALLA PRIMA ENCICLICA TUTTO A PAGAMENTO !!! QUESTO E’ IL " LOGO" DEL "NOSTRO SIGNORE": PAROLA DI RATZINGER, BERTONE, RUINI, BAGNASCO E DI TUTTI I VESCOVI DELLA CHIESA CATTOLICO-ROMANA ...

LA "LUCE DEL MONDO" SONO "IO"!!! CHE SUCCESSO, QUANTI SOLDI CON I DIRITTI DI AUTORE!!! Il benvenuto alla “Ratzinger Academy”. Una nota di Philippe Clanché ("Témoignage chrétien") - a cura di Federico La Sala

(...) il libro-intervista di Benedetto XVI con il giornalista tedesco Peter Seewald è già un successo di libreria (...)
giovedì 20 gennaio 2011 di Federico La Sala
[...] La metà dei guadagni di questo libro, così come dei precedenti - ossia già 2,5 milioni di euro - sarà destinata alle opere di carità del pontefice. L’altra metà servirà per una struttura cui è stato dato avvio in marzo e che è stata annunciata il 26 novembre: la Fondazione vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI (1). La sua finalità sarà quella di sostenere gli studi sul pensiero del teologo divenuto pontefice [...]
SE UN PAPA TEOLOGO SCRIVE LA SUA PRIMA ENCICLICA, TITOLANDOLA "DEUS (...)

In risposta a:

> LA "LUCE DEL MONDO" SONO "IO"!!! CHE SUCCESSO, QUANTI SOLDI CON I DIRITTI DI AUTORE!!! --- Il papa elogia il governo dell’immorale Berlusconi (di Paolo Farinella - Senza speranza, per una nuova speranza).

giovedì 23 dicembre 2010

Senza speranza, per una nuova speranza

Il papa elogia il governo dell’immorale Berlusconi

di Paolo Farinella *

Genova 18 dicembre 2010. - Ricevendo il nuovo ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede [che sia sede non c’è dubbio, che sia santa è discutibile, ndr], il papa ha perso una grande occasione per tacere. Invece si lascia andare a sproloqui e intemperanze che alimentano ancora di più l’emorragia di quanti abbandonano la Chiesa o si disaffezionano sempre più dalla gerarchia cattolica perduta e senza fede e alimenta la folla di quanti non firmano più per l8xmille. Il papa quando dovrebbe parlare, tace; quando dovrebbe tacere, parla oltre misura.

In questo frangente, comunque, ha parlato non da papa, ma da capo di Stato che riceve un diplomatico accreditato e quindi anche lui si è travestito da diplomatico. In questa veste non gli dobbiamo obbedienza, semmai ci possiamo rammaricare che il papa gioca al travestimento e parla come gli conviene. Noi non ci stiamo. Gesù non lo ha nominato capo di Stato né gli ha dato mandato di ricevere gli ambasciatori con la stola apostolica: è un abuso e un sopruso. Quando se ne accorgerà sarà troppo tardi.

La strategia vaticana ora è aperta e al completo: apre la pista il miscredente Bertone, segretario di Stato fantoccio (anche per gli Usa), prosegue Bagnasco, uomo debole e pronto per ubbidienza ad ogni indecenza, conclude il papa che non sapendo come fare, si riduce ad elogiare il governo Berlusconi perché ha difeso il Crocifisso nei luoghi pubblici e perciò: «si è mosso in conformità a una corretta visione della laicità».

Ecco il punto. La laicità deve essere «corretta» come una qualsiasi tazza di caffè, con grappa o acqua santa, non importa. O la laicità è clericale o non è e chi meglio di un governo debosciato, agli ordini di un presidente immondo e immorale può garantire? Un cattolico si sarebbe ribellato, un corrotto senza etica e senza senso dello Stato, si diverte a fare finta di inginocchiarsi sapendo che mentre lui piega le ginocchia e s’inchina al «baciamo le mani, voscienza!», sa che è il papa e i suoi cardinalozzi ad essere al suo guinzaglio.

Povera gerarchia non più cattolica e scismatica, povero papa, ridotto a fare il magliaro rappresentante di una casta geriatrica che ogni giorno rinnega il Cristo, scappando dalla mensa del Cenacolo per assidersi alla tavola imbandita dei corrotti, pagani e senza Dio che rinnegano non solo la morale, ma anche il diritto, la decenza e l’onestà dei giusti. I fedeli che ogni giorno frequentano le chiese sono disorientati da questo sposalizio incestuoso con cui la gerarchia cattolica ha venduto la sua morale, il Vangelo, i suoi Sacramenti e Dio stesso per meno di trenta denari.

Giuda almeno aveva l’illusione della liberazione del suo popolo dall’oppressione dell’invasore, papi e cardinali e vescovi, invece, hanno solo come loro orizzonte un crocifisso di plastica arredo di pareti e gli affari che si misurano a suon di leggi «ad Vaticanum» e di euro sonante.

Il papa e i suoi dipendenti hanno scelto mammona e il suo accolito Berlusconi con il suo governo indecente e immorale, noi li ripudiamo dal nostro cuore e scegliamo il vangelo e la fede nuda fondata sulla roccia della Parola. Noi soccomberemo per la vita, ma loro vivranno da morti per la morte, come ha profetizzato Sant’Ilario di Poitier (sec. IV): «Noi non abbiamo più un imperatore anticristiano che ci perseguita, ma dobbiamo lottare contro un persecutore ancora più insidioso, un nemico che lusinga ... ci accarezza il ventre ... ci arricchisce per darci la morte ... ci spinge verso la schiavitù invitandoci e onorandoci nel palazzo ... ci uccide l’anima con il denaro ... confessa Cristo per rinnegarlo ... costruisce chiese per distruggere la fede» (Ilario di Poitiers, Contro l’imperatore Costanzo, 5 [PL10,478-504]). Il papa dovrebbe venire in mezzo a noi e non dovrebbe sapere altro che «Gesù Cristo, e questi crocifisso» (1Cor 2,2), invece di perdere tempo con gli ambasciatori di un governo il capo e padrone frequenta minorenni, prostitute, compra e vende coscienze, bestemmia pubblicamente e se ne vanta, fonda la sua vita e ogni sua azione sulla menzogna e sul ricatto, è spergiuro, tutte le sue leggi sono contro la dignità della persona, opera solo per il suo interesse individuale, è ladro recidivo, è stupratore di democrazia, corrompe tutti e tutto, si circonda di uomini ed donne lubrìci che vivono della sua corruzione, diffonde uno stile di vita vuoto, appariscente e offensivo della dignità di chi lavora e campa con meno di uno stipendio, fa gli interessi dei ricchi e impoverisce un intero paese, ecc. Costui è colui che il papa inneggia e i cardinali apprezzano. A loro vergogna, a loro ludibrio, a loro condanna.

* Il Dialogo, Giovedì 23 Dicembre,2010


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: