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VATICANO, COPYRIGHT, E CARO-PREZZO ("CARITAS"): "IN PRINCIPIO ERA LA PAROLA" A PAGAMENTO!!! FIN DALLA PRIMA ENCICLICA TUTTO A PAGAMENTO !!! QUESTO E’ IL " LOGO" DEL "NOSTRO SIGNORE": PAROLA DI RATZINGER, BERTONE, RUINI, BAGNASCO E DI TUTTI I VESCOVI DELLA CHIESA CATTOLICO-ROMANA ...

LA "LUCE DEL MONDO" SONO "IO"!!! CHE SUCCESSO, QUANTI SOLDI CON I DIRITTI DI AUTORE!!! Il benvenuto alla “Ratzinger Academy”. Una nota di Philippe Clanché ("Témoignage chrétien") - a cura di Federico La Sala

(...) il libro-intervista di Benedetto XVI con il giornalista tedesco Peter Seewald è già un successo di libreria (...)
giovedì 20 gennaio 2011 di Federico La Sala
[...] La metà dei guadagni di questo libro, così come dei precedenti - ossia già 2,5 milioni di euro - sarà destinata alle opere di carità del pontefice. L’altra metà servirà per una struttura cui è stato dato avvio in marzo e che è stata annunciata il 26 novembre: la Fondazione vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI (1). La sua finalità sarà quella di sostenere gli studi sul pensiero del teologo divenuto pontefice [...]
SE UN PAPA TEOLOGO SCRIVE LA SUA PRIMA ENCICLICA, TITOLANDOLA "DEUS (...)

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> LA "LUCE DEL MONDO" SONO "IO"!!! CHE SUCCESSO, QUANTI SOLDI CON I DIRITTI DI AUTORE!!! ----UNA PRECISAZIONE SULLA "VIVA TRADIZIONE". “E’ una donna che evangelizza gli evangelizzatori” (Carlo M. Martini risponde aMaria Luisa Rigato)

lunedì 31 gennaio 2011

“è una donna che evangelizza gli evangelizzatori”

di Carlo Maria Martini (Corriere della Sera, 30 gennaio 2011)

Amatissimo Cardinale, parliamo di «viva Tradizione» . Nell’Esortazione Apostolica Postsinodale Verbum Domini del 30 settembre 2010 l’espressione «viva Tradizione» ricorre molto frequentemente. (...). Le pongo qui due domande limitatamente ad altrettanti esempi, che a mio avviso evidenziano le conseguenze di cattiva esegesi e di cattiva ermeneutica. 1) È «viva Tradizione» l’insegnamento del disprezzo per gli Ebrei, espresso anche nella nostra Liturgia, ripudiato finalmente dal Concilio Vaticano II? 2) È «viva Tradizione» - per giunta irriformabile come affermano alcuni teologi- ciò che di fatto è delirio di superiorità nei confronti della donna, per giustificare la sua esclusione dal ministero ordinato? Mi torna sempre in mente il Logion di Gesù, il quale in polemica intragiudaica risponde ai suoi interlocutori: «Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini... annullando così la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi» (Mc 7,8.13).

Maria Luisa Rigato biblista teologa, Roma

Auspico con lei che si faccia chiarezza con serietà e metodo sul significato di «viva Tradizione». Certamente nessuna forma di disprezzo può essere considerata come «tradizione» né, ancor meno, come «evangelica». Il versetto di Marco da lei citato ne è il fondamento. Nei Vangeli l’immagine della donna emerge quanto mai prediletta rispetto a molte delle figure maschili. Il dato più schiacciante in questo senso è il presentarsi del Risorto ad una donna come prima ed assoluta testimone. È una donna che evangelizza gli evangelizzatori. La Chiesa in questo senso ha ancora molto da scoprire.

Carlo Maria Martini


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