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Editoriale

Fuggire, correre, emigrare. Ma resta l’amore, come scriveva Paolo di Tarso

sabato 14 agosto 2010 di Emiliano Morrone
Stanotte sono andato a dormire con una frase di Giampaolo Spinato, «lasci ai suoi sogni le bestemmie che urgono per vivere, o a un’altra vita, forse».
Ho guardato indietro e avanti, in casa pacchi di libri, fogli, scritti. Parole, storie. Chiusi per l’ennessimo trasferimento, per disporre in diverso ordine quella memoria di testi, capitoli del mio pensiero, della mia vita. E’ la pratica d’ogni emigrato, forse una necessità personale, esistere nella sfera degli altri.
Non hai sede, tutto è (...)

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> Fuggire, correre, emigrare. Ma resta l’amore, come scriveva Paolo di Tarso

venerdì 31 dicembre 2010

Con le braccia protese. Sia stando in piedi che in ginocchio, le palme delle mani venivano a volte protese verso i cieli, oppure le mani erano alzate o protese in avanti come per supplicare. A volte si sollevava il viso o si alzavano gli occhi al cielo.

Le Scritture abbondano di riferimenti a posizioni del corpo e gesti, e la descrizione che ne fa la Bibbia basta a dimostrare che erano molto simili a quelli tuttora in uso nel Medio Oriente. Gli orientali sono molto più espansivi e disinibiti nell’esprimere i propri sentimenti di quanto lo siano molti popoli occidentali. Sia accompagnati da parole che senza parole, atteggiamenti e gesti assumevano considerevole forza e significato.

Preghiera e omaggio. In piedi. Presso gli ebrei e molti altri popoli menzionati nella Bibbia non c’era una posizione stabilita per la preghiera. Tutti gli atteggiamenti assunti erano molto rispettosi. Quella di stare in piedi era una posizione comune nel pregare, ed è menzionata anche da Gesù. Immediatamente dopo il battesimo, Gesù stava evidentemente pregando in piedi quando il cielo si aprì e lo spirito santo in forma corporea simile a una colomba scese su di lui, mentre la voce stessa di Dio parlava dai cieli.

Perciò l’apostolo Paolo dice che Dio è “provato giusto [forma di dikaiòo]” nelle sue parole e vince quando viene giudicato dai diffamatori. Gesù disse: “Che la sapienza sia giusta è provato dalle sue opere”. Poi aggiunse che quando dovranno rendere conto nel Giorno del Giudizio, gli uomini saranno ‘dichiarati giusti [forma di dikaiòo]’ o condannati dalle loro parole. Gesù disse che l’umile esattore di tasse che pregava contrito nel tempio “scese a casa sua più giustificato” del vanaglorioso fariseo che pregava contemporaneamente.

Anno nuovo, "Vita Nuova"...Per la stragrande maggioranza purtroppo, Vita nuova significa (Peggio di quella di prima) Ma! chi e’ saggio e usa perspicacia ragionando ed investigando...cambia sempre in meglio per il suo stesso bene della famiglia e della societa’. (Ripeto; Questi saranno solo una "minoranza"che riceveranno i "Doni negli uomini")


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