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Il grido di Giovanni Bollea: "Non distruggete la mia casa per i bambini". L’ultimo appello del maestro della neuropsichiatria infantile, oggi gravemente malato, perché non venga smantellato il suo Istituto

L’INFANZIA SORRIDENTE, LA SOCIETA’ DI "ERODE", E L’ULTIMO APPELLO DI GIOVANNI BOLLEA. Un suo testo su "come nasce il sorriso" e una nota di Leonetta Bentivoglio - a c. di Federico La Sala

«Grazie al lavoro di Bollea, l’Italia conta su numerosi centri di Neuropsichiatria Infantile. Sarebbe terribile togliere autonomia al cuore di questa mappa, cioè all’istituto romano che porta il suo nome»
domenica 23 gennaio 2011 di Federico La Sala
[...] Narrava qualche tempo fa il padre della Neuropsichiatria Infantile italiana Giovanni Bollea: «Ho incontrato un albero grande e grosso. Ci siamo guardati e lui mi ha detto: siamo entrambi alla fine». Ora che sul bilico della fine c’è davvero, Bollea, 97 anni compiuti in dicembre, sfida la morte con un’energia miracolosa. E dalla sua agonia lancia un appello per la salvaguardia e l’indipendenza dell’Istituto neuropsichiatrico romano da lui fondato: è questa la sua ultima, importante (...)

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