In visita ufficiale nella ’Città dei Mille’
Napolitano: ’’Uscire da spirale insostenibile di contrapposizioni’’
L’intervento a Bergamo: ’’Non è mio compito interferire nella dialettica politica’’. *
Bergamo, 2 feb. (Adnkronos) - "Il mio compito è rappresentare l’unità nazionale che si esprime nel complesso delle istituzioni, le istituzioni sono il mio solo punto di riferimento. Non è mio compito intervenire e interferire nella dialettica delle forze politiche e sociali". Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano parlando nell’aula del Consiglio comunale di Bergamo all’inizio della sua visita ufficiale nella ’Città dei Mille’.
’’Per portare avanti riforme che sono all’ordine del giorno, e mi rivolgo a quanti sollecitano decisioni annunciate in nome del federalismo e ormai giunte a buon punto, per portare avanti l’attuazione di quel nuovo titolo V della Costituzione - ha proseguito il capo dello Stato - che fu condotto dieci anni fa all’approvazione del Parlamento e del Corpo elettorale da una maggioranza di centrosinistra ed è stato avviato a concrete applicazioni da una maggioranza di centrodestra, è stato decisivo e resta oggi decisivo un clima corretto e costruttivo di confronto in sede istituzionale’’, proprio per questo conclude, ’’si deve uscire da una spirale insostenibile di contrapposizioni, arroccamenti e prove di forza.
’’La mia generazione ha visto la guerra e l’Italia spaccata ma non ci scoraggiammo - ha aggiunto Napolitano rivolgendosi direttamente ai giovani per la celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia - e nonostante le divisioni politiche e ideologiche si riuscì a fare la Costituzione nel segno dell’Unità. A questo collaborarono forze politiche distanti che trovarono un punto di incontro’’. ’’A voi studenti chiedo di contribuire a costruire le condizioni per migliorare il Paese e per ricreare quel clima positivo che va proprio nell’interesse dei giovani e dell’Italia in un mondo sempre più competitivo’’, ha continuato il presidente della Repubblica.
Napolitano ha poi sottolineato che "il confronto politico e sociale nelle istituzioni locali è più pacato rispetto a quello che c’è nella Capitale dove ci sono più contrasti. Questo io lo vedo positivamente perché è indispensabile uno sforzo collettivo nell’interesse del Paese".
Il presidente della Repubblica ha lungamente ricordato il pensiero del ’padre’ del federalismo italiano Carlo Cattaneo ricordando che Cattaneo si dichiarava contrario ’’alla fusione e non all’unità’’ e riteneva che ’’una pluralità di centri viventi, stretti insieme dall’interesse comune, dalla fede data, dalla coscienza nazionale’’ fosse essenziale.
’’L’Unità della Nazione e dello Stato ha più che mai senso proprio in un mondo globalizzato e frammentato nel quale un’Italia divisa e una macro regione italiana sarebbe solo un irrilevante frammento’’, ha detto il capo dello Stato.
Napolitano ha poi sottolineato che ’’l’Unità nazionale nella sua ricchezza del pluralismo e delle sue autonomie e l’unità europea egualmente concepita, sono leve insostituibili per il ruolo dell’Italia intera nel nuovo contesto mondiale, sono leve irrinunciabili per mettere a frutto tutte le nostre potenzialità, soprattutto quelle oggi così frustrate e perfino poco ascoltate, delle nuove generazioni’’.
’’Le celebrazioni iniziate nel 2010 e in via di sviluppo nel 2011 vogliono essere e saranno, tale è il mio convincimento e il mio impegno, un modo di ritrovarci in quanto italiani nello spirito che ci condusse 150 anni fa a unirci come Nazione e come Stato. Saranno anche un’occasione per una riflessione comune sui travagli e sulle prove che abbiamo vissuto insieme - ha concluso il capo dello Stato - e sui problemi che abbiamo davanti’’.
* ADNKRONOS ultimo aggiornamento: 02 febbraio, ore 12:45: ultimo aggiornamento: 02 febbraio, ore 12:45.