Caro Francesco,
l’errore di Pasolini fu l’intransigenza. Qualcosa di simile a un inconsapevole atteggiamento snob. Pur riconoscendogli enormi meriti, è figlio, come ciascuno di noi, del tempo suo. Oggi la battaglia, lo dico da modesto e incolto ammiratore del Nostro, non può condursi coi mezzi e il linguaggio elitari d’un certo passato. Detto questo, rispondo qui a un tuo commento tra queste pagine. La mia posizione politica non è prossima a quella di Oliverio. Continuo a non volerne sapere del pragmatismo. Forse occorre essere più visionari, magari come Pasolini. Ti ringrazio molto per gli spunti che mi dai ogni volta. Spero di organizzare con te un’iniziativa culturale, ma anche politica. Indipendente dalle elezioni.