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COSTITUZIONE, LINGUA E PAROLA..... E L’OCCUPAZIONE DELLA LEGGE E DELLA LINGUA IN ITALIA (1994-2011)!!!

A LORO (E NOSTRA) VERGOGNA: LA POLITICA CI RUBA LA PAROLA E CAROFIGLIO, ZAGREBELSKY E LA "DANTE ALIGHIERI" DORMONO ANCORA IN UN’ITALIA CON "DUE PRESIDENTI" DELLA REPUBBLICA (1994-2011)!!! Una nota di Manuel Massimo sul convegno di Roma - con alcuni appunti di Federico La Sala

"Coltivare la varietà del linguaggio e fare un buon uso - accurato, consapevole e cosciente - delle parole". E compiere ogni giorno il gesto rivoluzionario di cui parlava Rosa Luxemburg: "Chiamare le cose con il loro nome".
venerdì 18 febbraio 2011 di Federico La Sala
[...] Tempo di bilanci per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Anche sulla lingua: uno degli elementi più importanti e "aggreganti" di un’identità nazionale sembra essere entrato in crisi, soprattutto a causa dell’appropriazione "indebita" di alcune parole da parte della politica, fenomeno oggi più che mai attuale. Uno spunto di riflessione arriva dal convegno organizzato a Roma dalla Società Dante Alighieri, nell’ambito del progetto "Pagine Aperte", per conversare con gli autori di due (...)

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> IN UN’ITALIA CON "DUE PRESIDENTI" DELLA REPUBBLICA (1994-2011)!!! --- L’UNITA’ D’ITALIA E LA "FOLLIA INCOSTITUZIONALE"!!! Sì al decreto : 17 marzo sarà festa nazionale, la Lega non aderisce: ""Follia incostituzionale".

venerdì 18 febbraio 2011

UNITA’ D’ITALIA

-  Sì al decreto : 17 marzo sarà festa nazionale
-  la Lega non aderiscee: ""Follia incostituzionale"

-  La decisione del Consiglio dei ministri con la riserva del Carroccio: Maroni assente, Bossi e Calderoli non votano. La Russa: Non c’è rottura, solo diversità di opinione

ROMA - Dopo le polemiche delle ultime settimane , il Consiglio dei ministri ha deciso: il 17 marzo sarà festa nazionale. Ma la decisione non è stata indolore: i tre ministri leghisti non hanno aderito. E al termine della riunione Roberto Calderoli è stato molto netto: "Fare un decreto legge per istituire la festività del 17 marzo, un decreto legge privo di copertura (traslare come copertura gli effetti del 4 di novembre, infatti, rappresenta soltanto un pannicello caldo e non a caso mancava la relazione tecnica obbligatoria prevista dalla legge di contabilità), in un Paese che ha il primo debito pubblico europeo e il terzo a livello mondiale e in più farlo in un momento di crisi economica internazionale è pura follia. Ed è anche incostituzionale".

Umberto Bossi, Roberto Maroni e Roberto Calderoli da tempo contestano la scelta di festeggiare con l’astensione dal lavoro e dalle scuole il 17 marzo. Ma con la Lega non c’è nessuna rottura, si affretta a chiarire Ignazio La Russa, solo "diversità di opinioni". E’ stata una decisione giusta, per il titolare della Difesa, "di cui siamo soddisfatti, senza trionfalismi di nessun genere". Chiediamo a tutti rispetto "ma non obbligheremo nessuno a festeggiare", aggiunge.

Maroni aveva già lasciato l’aula quando si è proceduto alla votazione, mentre Bossi e Calderoli, presenti, non hanno votato. "Se pur in modo garbato, hanno espresso una diversità di opinione", spiega La Russa in conferenza stampa al termine del consiglio dei ministri. La questione della copertura finanziaria è stata superata con il trasferimento "degli effetti economici e degli istituti giuridici e contrattuali dalla festa del 4 novembre al 17 marzo. Questo varrà solo per il 2011", aggiunge. D’altra parte "sarebbe stato quasi comico che la festa dei lavoratori si festeggiasse stando a casa e invece quella di tutti si festeggiasse andando a lavorare. Non sarà così".

E sulla riserva della Lega commenta: "Non c’è nulla di male se nel Cdm, che si è espresso a larga maggioranza, si esprime una diversità di opinione. Ho discusso con Bossi in modo tranquillo e gli ho fatto notare che dove c’è il federalismo lo spirito nazionale è più forte. Credo che le due cose possano andare di pari passo", dice La Russa. E forse, "quando il federalismo sarà compiuto chi, fra gli amici che hanno oggi votato contro, potranno aderire".

* la Repubblica, 18 febbraio 2011


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