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’Ndrangheta. Vendetta sulle donne ...

COSENZA: A SAN LORENZO DEL VALLO, DUPLICE OMICIDIO. Mamma e figlia uccise in un agguato, a colpi d’arma da fuoco.

Le due donne erano, rispettivamente, la cognata e la nipote di Aldo De Marco, un commerciante che il 17 gennaio scorso ha ucciso, al termine di una lite per un parcheggio, Domenico Presta, di 22 anni, figlio di un latitante (...)
giovedì 17 febbraio 2011 di Federico La Sala
DUPLICE OMICIDIO
’Ndrangheta, vendetta sulle donne
Madre e figlia uccise nel Cosentino
Agguato a San Lorenzo del Vallo. Le vittime, di 45 e 25 anni, sono imparentate con un commerciante che a gennaio uccise il figlio 22enne del boss latitante Franco Presta. I killer si sono introdotti in casa e hanno fatto fuoco. Ferito anche un ragazzo *
COSENZA - Mamma e figlia sono state uccise questa sera in un agguato a colpi d’arma da fuoco a San Lorenzo del Vallo, nel Cosentino. Alcuni uomini si (...)

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> COSENZA: A SAN LORENZO DEL VALLO, DUPLICE OMICIDIO. Mamma e figlia uccise in un agguato vicino al cimitero, a colpi d’arma da fuoco.

domenica 30 ottobre 2016

Madre e figlia uccise in Calabria

Sono mamma e sorella di giovane arrestato per un delitto

di Redazione ANSA *

(ANSA) - SAN LORENZO DEL VALLO (COSENZA), 30 OTT - Due donne, madre e figlia, sono state uccise stamani a colpi d’arma da fuoco vicino al cimitero di San Lorenzo del Vallo. Essa Costabile, di 77 anni, e Ida Attanasio (52), sono la mamma e la sorella di Francesco Attanasio, arrestato nel maggio scorso per l’omicidio di Damiano Galizia, il cui cadavere era stato trovato in un appartamento a Rende. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che conducono le indagini, e la polizia. Le donne, secondo le prime indicazioni, sarebbe state colpite alle spalle.

Attanasio era stato arrestato il 2 maggio scorso dalla squadra mobile di Cosenza per l’omicidio di Damiano Galizia (31). L’uomo aveva confessato riferendo che all’origine del gesto c’era un debito che aveva nei confronti di Galizia e di cui quest’ultimo chiedeva da tempo il saldo. Il delitto sarebbe avvenuto al termine di una lite. Gli investigatori non escludono alcuna ipotesi, ma indagano per verificare se vi possa essere un collegamento con quanto avvenuto sei mesi fa.

"Nel cimitero c’era tante gente stamani. Chi ha visto collabori, anche in forma anonima chiamando le forze dell’ordine". E’ l’appello lanciato dal procuratore della Repubblica di Castrovillari Eugenio Facciolla che coordina le indagini sul duplice omicidio. Un appello che giunge dopo che tutti coloro che erano al cimitero sono scappati al momento della sparatoria senza farsi vivi con gli investigatori. "Non solo - ha aggiunto Facciolla - c’era tante gente, ma addirittura la donna più giovane è stata inseguita e finita. Quello che è accaduto potrebbe succedere anche a chi era presente, perché ha visto gli assassini. Quindi potrebbe accadere anche a loro e nessuno li può proteggere".

*

ANSA, 30 ottobre 2016 17:47


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