Offese dello Spiegel all’Italia: lo sdegno del Quirinale
(Il Messaggero del 28 gen 2012)
di Rosario Amico Roxas
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C’è poco da sdegnarsi; il quotidiano tedesco ha assimilato il comportamento di Schettino a quello dell’ex presidente del consiglio che pretendeva rappresentare tutti gli italiani e che una striminzita parte di italiani ha scelto come loro immagine e come loro portabandiera.
Quando "fece per viltade il gran rifiuto" fu l’immagine dell’Italia intera ad essere mortificata;proprio questa Italia una volta terra di Santi, Poeti e Navigatori, diventata terra di corrotti, corruttori, corruttibili, turbatori d’asta, truffatori, casta privilegiata, mafiosi, camorristi ndranghetari e coronisti e politici per interesse personale.
Lo sdegno del Quirinale dovrebbe rivolgersi innanzitutto contro questa gente e contro il governo che li ha mantenuti, protetti, salvati con condoni, sanatorie e scudi fiscali, cercando di tacitare la parete lesa della nazione con la mortificante "social card" che servì solo a dispensare fior di milioni agli stampatori della carta, ai gestori, inghiottendo quanto non utilizzato.
Dobbiamo armarci di tanta umiltà e accettare le denunce che ci piovono addosso (la risata della Merkel e di Sarkozy al solo pronunciare il nome Berlusconi, non ci è bastata ?) come brutale esperienza da non ripetere mai più.
Lo sdegno del Quirinale diventa così un "atto dovuto", ma non convince nessuno: sappiamo benissimo di meritarlo, grazie a chi ci ha ridotto ad essere i Pasquini d’Europa.
Rosario Amico Roxas